Aversa, beni confiscati abbandonati: l’appello di Libera alle istituzioni

Aversa – Il Presidio di Libera Aversa “Attilio Romanò e Dario Scherillo” lancia un forte appello alle istituzioni competenti – Prefettura di Caserta, Regione Campania e ANBSC – per sollecitare un immediato intervento rispetto alla gestione dei beni confiscati nel Comune di Aversa.

Segui il nostro canale whatsapp

Nonostante sei anni di costante impegno sul territorio da parte del Presidio e della rete di associazioni coinvolte, la situazione resta

gravemente critica: diversi immobili confiscati alla criminalità organizzata risultano abbandonati, inutilizzati o sottoutilizzati. Alcuni, pur riqualificati grazie a fondi pubblici e percorsi di co-progettazione, non sono mai stati assegnati, rischiando oggi il degrado e lo spreco di risorse.

Tra i casi segnalati:

•5 beni confiscati sono attualmente in stato di abbandono;

•2 beni, ristrutturati con fondi regionali, attendono da anni di essere messi in uso;

•Il Comune di Aversa non ha partecipato all’Avviso Pubblico regionale per il recupero dei beni confiscati, in scadenza il prossimo 15 luglio.

“È una situazione intollerabile – denuncia Raffaele Carotenuto, referente del Presidio Libera Aversa – Non possiamo permettere che beni simbolo del riscatto sociale restino inutilizzati. Ogni giorno perso è un’occasione mancata per la nostra comunità”.

Libera non chiede beni per sé, ma sollecita trasparenza, responsabilità e concretezza. Per questo, nel documento inviato ufficialmente alle istituzioni, l’associazione chiede che il Comune di Aversa:

•partecipi all’avviso regionale in scadenza,

•assegni i beni già riqualificati,

•avvii un piano concreto e partecipato di riutilizzo sociale.

Il Presidio conclude rinnovando la piena disponibilità alla collaborazione, perché i beni confiscati tornino ad essere spazi di giustizia, memoria e rigenerazione per tutta la collettività.