Carinaro – Gli impegni sottoscritti con la Multinazionale nel lontano 2015 quando ci fù l’acquisizione del sito allora Indesit, e ribaditi nel piano industriale 2018/2021, non sono stati ancora realizzati per garantire le prospettive industriali ed occupazionali dello stabilimento di Carinaro.
In sede Ministeriale per la presentazione del piano 2018/2021 il sito di Carinaro fù confermato come polo logistico di ricambi ed accessori, assumendo un ruolo strategico per la zona EMEA. Nello stesso incontro si evidenziò che la nuova missione non avrebbe saturato tutti i lavoratori di Carinaro, per cui sarebbe stato necessario ricorrere ai progetti di reindustrializzazione.
Purtroppo, il primo progetto già annunciato diversi anni fa con il “gruppo Seri” che oggi dovrebbe già essere in fase operativa, come previsto nell’ ultimo accordo ministeriale del 2019, registra ulteriori ritardi che vengono addebitati all’emergenza Covid, perché secondo la proprietà le restrizioni dell’attuale DPCM non permetterebbero l’ingresso in Italia di tecnici provenienti dall’America per collaudare i nuovi impianti.
Per quanto riguarda la seconda reindustrializzazione, che doveva già essere in fase di realizzazione, ad oggi non si conoscono ancora progetti di aziende interessante. Questi elementi di incertezza mettono enorme preoccupazione per il mantenimento del sito di Carinaro i cui lavoratori sono soggetti da anni a decurtazioni salariali per la riduzione dell’orario di lavoro.
Lo sciopero indetto per l’intera giornata di venerdì 17 luglio con presidio che si terrà a partire dalle ore 09:30 sotto la #PrefetturadiCaserta.
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