Castel D’Azzano – Tragedia nelle prime ore di oggi a Castel D’Azzano, piccolo comune a sud di Verona. Tre carabinieri sono morti e quindici persone — tra militari dell’Arma, poliziotti e vigili del fuoco — sono rimaste ferite nell’esplosione di un casolare.
Secondo le prime ricostruzioni, tre fratelli, Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, avevano saturato di gas l’abitazione per impedire lo sfratto. Quando le forze dell’ordine hanno tentato di entrare per eseguire l’operazione di sgombero, la deflagrazione ha devastato l’edificio, provocando il crollo e travolgendo i presenti.
Le vittime sono il Luogotenente Marco Piffari, il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Valerio Daprà, che stavano partecipando all’intervento insieme alle squadre speciali dell’Arma.
Il casolare, pignorato da anni, doveva essere liberato dopo numerosi tentativi di sgombero falliti e precedenti minacce da parte dei fratelli di “farsi saltare in aria”. Sul posto erano intervenuti carabinieri dei reparti speciali e agenti dell’Uopi, l’unità operativa di pronto intervento della Polizia, specializzata in azioni antiterrorismo.
L’esplosione sarebbe stata innescata dall’apertura della porta d’ingresso, mentre la casa era già completamente satura di gas. La forza dell’onda d’urto ha fatto crollare l’intero edificio, travolgendo militari e vigili del fuoco. Undici carabinieri, tre poliziotti e un vigile del fuoco sono rimasti feriti, ma non sarebbero in pericolo di vita. Per i tre militari deceduti, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi e le squadre dei Vigili del fuoco, che hanno lavorato a lungo tra le macerie. Dei tre fratelli, Franco è stato fermato dopo essere fuggito, mentre Dino e Maria Luisa sono ricoverati in ospedale sotto piantonamento.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato di un «bilancio terribile», mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso «immenso dolore». La premier Giorgia Meloni ha ricordato «il valore e il sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini».
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha manifestato il suo «cordoglio commosso e sincero» alle famiglie delle vittime: «Una ferita profonda per il Veneto e per l’Italia — ha detto — che richiama tutti a una sincera gratitudine verso chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per garantire sicurezza e legalità».



