Franco Alfieri arrestato per scambio elettorale mafioso

Campania – Un nuovo terremoto giudiziario si abbatte su Franco Alfieri, ex presidente della Provincia di Salerno ed ex sindaco di Capaccio Paestum. L’esponente politico, già arrestato lo scorso ottobre per presunti appalti truccati, è stato nuovamente fermato nell’ambito di una vasta operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. L’inchiesta, durata due anni (dal 2022 al 2024), ha portato all’arresto di dieci persone con accuse gravissime, tra cui scambio elettorale politico-mafioso, tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, estorsione e detenzione illegale di armi da guerra.

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L’indagine ha evidenziato legami tra Alfieri e Roberto Squecco, imprenditore capaccese condannato in via definitiva per associazione mafiosa e ritenuto vicino al clan Marandino. Secondo gli inquirenti, Alfieri avrebbe stretto un patto elettorale con Squecco e la sua ex moglie, Stefania Nobili, consigliera comunale all’epoca dei fatti. In cambio del sostegno elettorale alle elezioni amministrative del 2019, Alfieri avrebbe garantito il mantenimento della gestione del Lido Kennedy, già oggetto di provvedimenti ablatori, alla disponibilità di Squecco tramite prestanome.

L’operazione ha rivelato un complesso intreccio tra politica e criminalità organizzata, con il coinvolgimento di numerose figure di spicco locali. Il provvedimento restrittivo, emesso dalla sezione Gip-Gup del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, ha scosso l’opinione pubblica e la politica locale. Dopo il primo arresto dell’ottobre 2024 e la successiva concessione degli arresti domiciliari, questa nuova accusa conferma la gravità della posizione giudiziaria di Alfieri.