Napoli – E’ molto grave che la Regione Campania utilizzi strumentalmente il proprio portale istituzionale per sferrare attacchi politici faziosamente costruiti a tavolino, addebitando al Comune di Napoli presunti tagli ai servizi di assistenza alle persone disabili di cui soltanto la Regione è responsabile.
Leggendo il materiale pubblicato sul sito della Regione è facile dimostrare l’infondatezza delle accuse: il Comune di Napoli ha continuato a garantire tutti i servizi essenziali alla cittadinanza, investendo il 25% del bilancio comunale nelle Politiche Sociali, mentre la Regione si è resa colpevole di non aver trasferito, se non a metà del 2016, i fondi dovuti per le annualità che vanno dal 2010 al 2014.
Inoltre il trasferimento delle somme relative al trasporto scolastico degli alunni con disabilità è avvenuto sol o il 27 dicembre 2016, ben 4 mesi dopo l’inizio della scuola. Il 30 dicembre, il Comune di Napoli aveva già approvato le Linee di Indirizzo necessarie, inviando contemporaneamente apposita circolare a tutte le scuole interessate con le procedure e la modulistica da utilizzare per attivare il servizio.
La somma trasferita dalla Regione, poi, è vincolata solo in parte per il trasporto scolastico, essendo destinata anche al pagamento delle rette giornaliere dei ragazzi con disabilità presenti in convitti specializzati.
Per quanto concerne gli assegni di cura, che nel comunicato della Regione si apprende essere stati trasferiti con mandato del 22 dicembre 2016, si precisa che i fondi sono stati materialmente incassati il 30, rendendo di fatto impossibile la loro utilizzazione entro il 31 dicembre. Questi fondi, quindi, sono confluiti nel cosiddetto “avanzo vincolato” che, come la norma prevede, non può essere utilizzato solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione che verrà discusso a metà aprile dal Consiglio Comunale.