Guardia Svizzera Pontificia: Storia, Requisiti e Ruolo nel Vaticano [VIDEO]

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Le guardie svizzere sono molto più di una pittoresca attrazione turistica, svolgono un ruolo cruciale nella città del Vaticano. Fondate nel 1506, rappresentano la più antica forza militare in servizio permanente al mondo, dedito alla protezione del cuore della Chiesa Cattolica con coraggio e fedeltà, riprendendo il loro motto.

Fra i requisiti obbligatori per il reclutamento nel corpo della Guardia Svizzera pontificia vi sono: la cittadinanza svizzera, la fede Cattolica, il sesso maschile, l’età compresa tra i 19 e i 30 anni e l’aver svolto il servizio militare con attestato di buona condotta presso l’esercito svizzero.

Operano congiuntamente al corpo della gendarmeria dello stato della Città del Vaticano per garantire la sicurezza del Santo Padre sia all’interno delle Mura vaticane che durante i suoi viaggi e le cerimonie pubbliche; sono responsabili della sorveglianza degli ingressi della Città del Vaticano, garantendo che solo le persone autorizzate accedano al territorio. In caso di rinuncia o di morte del Papa, come abbiamo potuto ben vedere nel 2013 con la rinuncia di papa Benedetto XVI o con la morte di papa Francesco, le guardie svizzere hanno il compito di proteggere il collegio dei cardinali durante il periodo di conclave per le elezioni del nuovo pontefice; partecipano a cerimonie religiose ufficiali, fornendo un servizio d’ordine e rappresentanza.

La loro presenza, in uniforme storica, contribuisce al solenne cerimoniale Vaticano; l’uniforme di gala, la più iconica e colorata, con le sue bande blu e gialle che interrompono il rosso, riprende i colori dello stemma della famiglia dei Medici; non ha un significato legato alla funzione della Guardia ma è un omaggio storico a una delle più influenti famiglie del Rinascimento italiano. Diverso è invece per l’uniforme di servizio che è interamente blu per ragioni puramente di praticità.