Carinaro – Anna Torino in una nota inviata alla nostra redazione risponde all’intervista rilasciata dalla presidente consiglio ai nostri microfoni: “Credo sia doveroso rispondere alla video intervista della Presidente del Consiglio circolata qualche giorno fa a mezzo social. Premetto che avrei voluto rispondere con un video, così da rendere più forte il concetto che proverò a scrivere, ma sono influenzata.
Premesso ciò, inizio col dire che l’espressione del consigliere Masi “… *e poi ci sono i cretini che fanno i gestacci”* non era rivolto allo specifico cittadino ma a chiunque assume certi atteggiamenti .
_E vogliamo dargli torto?!_
Come possiamo denominare chi assume certi atteggiamenti in un Consiglio comunale verso un qualsiasi consigliere comunale? Oggi è capitato al consigliere Masi ma domani potrà capitare ad altri, al Sindaco, ad esempio, in quel caso che faremo? Finta di niente? O la reazione dipenderà da chi è il cittadino che offende e chi il destinatario delle ingiurie?
_Analogo discorso per il commento fatto dalla mia parente stretta, di fare l’alcool test_ a questi cittadini che assumono questi atteggiamenti, cosa c’è di sbagliato?
Se uno pensa di poter ingiuriare un consigliere durante il Consiglio comunale se non è cretino e un maleducato allora è certamente ubriaco!!!
Sono riflessioni piuttosto banali, e allora perché la maggioranza ha sminuito l’accaduto? Forse perché quel cittadino è…più cittadino degli altri?!?
E’ così che la Presidente intende esercitare la funzione?
Visto che la Barbato, ad una risposta al consigliere Masi, ha voluto ricordare che siamo a CARINARO e che si rispettano le leggi allora colgo l’occasione per rinfrescarle un po’ la memoria sulle funzioni che dovrebbe svolgere ai sensi del nostro regolamento.
Dal regolamento del consiglio comunale si evince che il Presidente:
• Esercita i poteri necessari per mantenere l’ordine e per assicurare l’osservanza della Legge, dello Statuto e del Regolamento. Nell’esercizio delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei singoli consiglieri.
*Al CAPO VI Art.28- Disciplina delle adunanze.*
•Il Presidente, dopo aver dato gli opportuni avvertimenti, può ordinare, alla polizia municipale, di allontanare dalla sala la persona o le persone che, comunque, turbassero l’ordine. Qualora non siano individuate le persone responsabili del disordine, il Presidente ha facoltà di ordinare che sia sgombrata la sala nella parte riservata al pubblico, sospendendo la seduta.
*Art.29- Persone ammesse nella sala delle adunanze.*
•Chiunque acceda alla sala durante le riunioni consiliari deve mantenere un contegno corretto, per tutta la durata della seduta, in silenzio, ed astenersi da qualsiasi segno di approvazione o di disapprovazione. *Da Vice Presidente del Consiglio la invito:* Invece di fare interviste per giudicare gli altri, studiasse il Regolamento…magari sarà lei ad annoiarsi ma almeno il decoro dell’Istituzione sarà salvaguardato!!”