MeetUp San Prisco, Il Mausoleo delle Carceri Vecchie e l’immobilismo della Soprintendenza

San Prisco – MeetUp San Prisco: “Era il 7 dicembre del 2014 quando il Mausoleo delle Carceri Vecchie dall’oblio in cui versava ritornò a riveder Le stelle.

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Il Movimento 5 Stelle mantenne la promessa e il 7 dicembre, occasione della Giornata Nazionale dell’Archeologia del 2014, il sito delle ‘Carceri Vecchie’ finalmente dopo anni di abbandono fu aperto e visitabile.  Lo stato del sito era vergognoso. Era soffocato da una foresta di rovi e  affermare che era divenuto oramai una discarica a cielo aperto non è esagerato.  Per fare in modo che fosse di nuovo fruibile ci fu bisogno dell’impegno di decine e decine di attivisti del M5S, che dovettero lavorare alacremente e con passione per circa venti giorni offrendo in modo gratuito centinaia di ore di lavoro per tagliare, raccogliere e smaltire circa 100 quintali di rifiuti (a costo ‘ZERO’ per la comunità).  Tale impegno venne profuso principalmente affinché questo Monumento fosse messo nella condizione di ospitare eventi finalizzati a favorirne ulteriormente la conoscenza e la valorizzazione.

Insomma, lavorarono perché si potesse candidare, attraverso un’offerta turistica articolata e integrata, a diventare un centro di attività culturali.  Tutto questo perché il Mausoleo delle Carceri Vecchie, testimone del nostro glorioso passato, doveva ritornare ad essere patrimonio della nostra terra.

Invece?

Invece non è nemmeno passato un anno, e l’incapacità gestionale di chi è competente sta vanificando tutto il lavoro svolto, generando un nuovo un mostro. Il Mausoleo delle Carceri Vecchie versa ancora una volta in uno stato totale di abbandono e di degrado, con i rovi che lo stanno pian piano soffocando.

Adesso non ci sono più alibi. Alla responsabile della Sovrintendenza di Santa Maria Capua Vetere, meno di un anno fa, è stato consegnato questo sito come se fosse un fazzoletto di pizzo, lavato, stirato, piegato e profumato, e a lei era demandato il compito di valorizzarlo attraverso le forme più opportune. Dobbiamo constatare purtroppo che è l’immobilismo ciò che ha caratterizzato l’ufficio competente in tutto questo periodo, tanto da rendere evidente un’assoluta mancanza di progettualità. Addirittura sono mancati anche quegli interventi minimi che sarebbero serviti ad evitare di rovinare tutto il lavoro svolto.  A questo punto è più che opportuno chiedersi:

qual è il compito della sovraintendenza?

Il responsabile perché persevera nell’inerzia più totale?

E soprattutto Chi ha il compito istituzionale di verificare e valutare l’operato della sovraintendenza è soddisfatto del lavoro svolto?