Mondragone – Così AMBC: “La scelta scellerata del 2017 di Zannini-Pacifico di non avere un Assessore al bilancio ha fatto sì che il “cuore nevralgico” dell’azione amministrativa non fosse formalmente presieduto da una presenza politica (magari autorevole e competente) e sia rimasto “ostaggio” delle scorribande di qualche ex in attesa di giudizio e, soprattutto, di quella burocrazia -parte integrante del sistema- che ha permesso di tutto e di più nel ventennio precedente, che ha coperto tutti gli altarini (compreso quello dei contratti derivati) e determinato di fatto il dissesto finanziario dell’Ente.
Una burocrazia responsabile del disastro ma che- avendo accontentato nel corso di due decenni un po’ tutti- gode di una sorta di immunità che le permette di continuare a fare il bello e cattivo tempo, a dire e a contraddire e anche a scusarsi (a mo’ di presa per i fondelli) per i continui e gravi errori che commette (o finge di commettere). Un Mister più ligio alla F.I.P. che alla Corte dei conti e che da tempo ha perso la brocca e non regge più il campo. Un Mister che fuori dal “Palazzetto” (che gestisce per interposta persona, non senza qualche conflitto di interesse e come se fosse di sua proprietà) riesce comunque a tenere tutto acquattato e a non far circolare informazioni (dell’indagine della Corte dei conti per la quale avevamo anche dovuto nominare e pagare un consulente difensore, si sa qualcosa?), non permettendo quindi di “poter conoscere per deliberare”. L’AMBC da anni cerca disperatamente di “suonare la sveglia” a chi per mandato popolare dovrebbe agire e fermare un dominio inaccettabile che sta sgretolando ciò che resta della democrazia locale.
E nella nostra azione di “svelamento” che da tempo portiamo avanti, oggi cercheremo di dire qualcosa anche a proposito della quota aggiuntiva per il sociale presente nel Fondo di Solidarietà Comunale e finalizzata a migliorare i servizi (anche perché questa questione incrocia l’altro buco nero creato nel 2017 da Zannini-Pacifico con la mancata nomina di un Assessore al welfare). L’ art. 1, comma 792, della l. 178/2020 (Legge di bilancio 2021) ha incrementato la dotazione del Fondo di Solidarietà Comunale con un tesoretto (215,9 milioni di euro per l’anno 2021, destinati ad aumentare progressivamente fino ad arrivare a 650,9 milioni di euro a decorrere dall’ anno 2030), quale quota di risorse finalizzata al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata. Le modalità di utilizzo di tali risorse sono state successivamente definite dal dpcm 1° luglio 2021 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 209 del 12/9/2021), che ha anche introdotto nuovi adempimenti a carico degli uffici finanziari. In pratica, il decreto prevede che gli enti sono tenuti a destinare una spesa per la funzione sociale, al netto del servizio di asili nido, almeno pari al fabbisogno standard monetario riportato nell’allegato alla nota tecnica, ovviamente nel limite delle risorse aggiuntive effettivamente assegnate. Tutti i comuni saranno sottoposti a monitoraggio dei servizi offerti in termini di utenti serviti per le diverse tipologie di servizio e le eventuali liste di attesa.
Il raggiungimento dell’obiettivo di servizio dovrà essere certificato attraverso la compilazione di una scheda di monitoraggio, integrata da una relazione ad hoc da allegare al rendiconto annuale dell’ente e da trasmettere a Sose entro il prossimo 31 maggio 2022, in modalità esclusivamente telematica. E il raggiungimento dell’obiettivo di servizio potrà essere certificato a livello di singolo comune, oppure assolto attraverso la comunicazione dell’avvenuto trasferimento delle maggiori somme assegnate all’ ambito territoriale sociale di appartenenza, sotto forma di assegnazione vincolata al potenziamento dei servizi sociali di ambito. In caso di accertato mancato raggiungimento, in tutto o in parte, degli obiettivi di servizio assegnati, i comuni si vedranno ridotte le spettanze del fondo per l’anno seguente a quello di riferimento o, in caso di insufficienza dello stesso, a valere su qualunque altra assegnazione finanziaria loro dovuta. Di tutto ciò fino ad oggi nessuno ha detto una parola. Eppure, seppur è ancora lontana la scadenza relativa alla certificazione, è invece alquanto urgente che gli enti verifichino la propria situazione in tempo utile a porre in essere le eventuali azioni per potenziare, entro il termine dell’esercizio corrente, la spesa sociale dell’ente e poter di conseguenza rendicontare di aver utilizzato le somme loro assegnate.
https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/floc.php/fondo_solidarieta/index/codice_ente/4150200520/cod/36/md/0/anno_fsc/36. L’AMBC chiede: possiamo conoscere l’obiettivo di servizio? E qualcuno può dirci come sono stati spesi i quasi 122 mila € in più ricevuti con il Fsc per il sociale? E già che ci siamo possiamo anche sapere la fine che ha fatto il finanziamento delle iniziative per i centri estivi? Questa la distribuzione a 7145 Comuni dei fondi per i centri estivi 2021”.
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