Mondragone – Così AMBC: “I cambiamenti climatici non arrestano la loro corsa e investono in pieno, con i loro effetti più evidenti, tutti i centri urbani: lo scorso anno sono stati rilevati 946 fenomeni metereologici estremi in 507 Comuni. Fenomeni in costante crescita, come emerge dal Rapporto 2020 “Il clima è già cambiato” https://cittaclima.it/wp-content/uploads/2020/11/CC_Rapporto_2020-def.pdf.
L’AMBC da anni insiste sulla necessità di cambiare radicalmente politiche locali e aveva messo nero su bianco- nel programma scritto per Pacifico e da questi miseramente tradito- ciò che va fatto anche qui ed ora, a partire dalle prime quattro inaggirabili azioni: 1. stop al consumo di suolo e conversione ecologica del territorio (segnaliamo l’appello alla conversione ecologica dei territori lanciato dalla Fondazione italiana di bioarchitettura e antropizzazione sostenibile dell’ambiente e presentato martedì 23 novembre, presso l’Auletta di Montecitorio, a Roma: https://greenaccord.org/wp-content/uploads/2021/11/Appello-per-la-conversione-ecologica-dei-territori_A.pdf); 2. pedonalizzazione di gran parte della città e incentivazione della mobilità dolce; 3. aumento del verde urbano (e cura costante di esso) e piantumazione di centinaia e centinaia di piante e 4. drastica riduzione dei rifiuti. Ecco, dall’Assessora Maria Miraglia ci aspettiamo almeno le basi, i primi passi di tali politiche, che ovviamente saranno poi implementate compiutamente nella prossima consiliatura 2022/2027. Prendiamo, per esempio, il punto 4 relativo alla riduzione della produzione dei rifiuti e proponiamo all’Assessora Miraglia di lavorare affinché per il 2022 si possa avere la Tarip al posto della Tari (che tante ombre ed illegittimità ha accompagnato la sua versione 2021).
Quella sui rifiuti è una tassa comunale ed è l’ente locale a scegliere il modello di tariffa prescelto per far fronte ai costi di raccolta della spazzatura e del suo smaltimento. Negli ultimi anni l’obiettivo del tributo è stato non solo quello di coprire i costi ma anche di essere una leva per la messa in atto di buone pratiche da parte dei cittadini. Con il decreto ministeriale del 20 aprile 2017 è stata introdotta la possibilità di adozione della tariffazione puntuale, nata per introdurre un criterio di equità fiscale, basato sull’obiettivo per cui l’utente paghi in base alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti e conferiti. Tarip è l’espressione che identifica la tariffa puntuale, un metodo alternativo di calcolo della tassa sui rifiuti rispetto alla Tari che viene determinata in base alle dimensioni degli immobili. Chi ha la Tari vede infatti indicare i metri quadri della propria abitazione come elemento principale di riferimento. La Tarip parte invece dal principio “chi produce i rifiuti li paga” ovvero si calcola in relazione al quantitativo di rifiuti prodotto. Tale sistema mira a ridurre i rifiuti, in particolar modo quelli indifferenziati, e incentivare le persone a realizzare una corretta raccolta differenziata per consentire un più efficace recupero di materie prime seconde grazie al riciclo.
La Tarip ha una parte fissa, che serve a coprire le spese non legate alla produzione dei rifiuti- ad esempio la pulizia di strade e spazi pubblici e i cosiddetti costi incomprimibili (tra questi si può citare il costo dell’uscita dei mezzi per il quale non rileva la quantità di rifiuti raccolti) – e una variabile per la quale pesa, letteralmente, la pattumiera di casa, o più specificamente il rifiuto residuo (RUR). In base a tale strategia vengono quindi premiati in particolar modo quei cittadini che riescono a “mettere a dieta” la pattumiera di rifiuti non riciclabili. Per l’AMBC la tariffazione puntuale rappresenta innanzitutto uno strumento di maggiore perequazione dei costi di gestione del sistema, in quanto l’utente paga in relazione al principio chi inquina paga. Ma c’è di più: lo strumento, già applicato in alcune centinaia di Comuni in Italia (e diffusissimo nel resto d’Europa), determina una maggiore attenzione non solo in fase di separazione, ma anche di acquisto, indirizzando le scelte verso merci e servizi meno inclini a generare rifiuti non riusabili o riciclabili. Con l’effetto di aumentare i livelli di raccolta differenziata (che a Mondragone, come abbiamo visto, restano bassissimi).
C’è addirittura chi, avendo già da qualche anno introdotto la Tarip si chiede se il modello di calcolo possa essere ulteriormente migliorato sia in termini di risultati finali che di equità nei confronti dei cittadini più virtuosi. Un gruppo di esperti legato a Junker app ha ipotizzato infatti una determinazione della tariffa non solo in base alla quantità del rifiuto indifferenziato prodotto, ma anche in relazione alla CO2 prodotta per la gestione complessiva dei rifiuti domestici. E per valutare la bontà della proposta del ricalcolo è stata realizzata una sperimentazione condotta a Terre Roveresche (PU) https://comune.terreroveresche.pu.it/contenuti/55174/junker-unica-app-che-ti-dice-come-differenziare e i cui risultati sono stati presentati al recente Ecomondo https://www.ecomondo.com/. Gentile Assessora Miraglia, lasci un segno del suo passaggio in questa “sciagurata” esperienza amministrativa e ponga le basi per avere nel 2022 la Tarip. Il suo sacrificio avrà finalmente una motivazione e non sarà stato inutile. Per maggiori info: https://www.innovambiente.it/wp-content/uploads/2019/11/TARI_2019_WEB.pdf.
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