Mondragone – “Una burocrazia comunale fuori controllo, litigiosa e sottodimensionata, una caotica sovrapposizione tra Consiglieri illegittimamente delegati e la Giunta e un Sindaco non particolarmente attrezzato (politicamente) e che ha fatto della lentezza la su “cifra” amministrativa, rischiano di vanificare anche le tante risorse governative che stanno arrivando.
È stata pubblicata dal Viminale la ripartizione degli importi assegnati ai singoli Comuni relativamente al fondo di 600 milioni previsto dal D.L. 73/2021 (c.d. decreto Sostegni-bis) in favore delle utenze non domestiche penalizzate dal Covid-19. Com’è noto l’art. 6 del D.L. 73/2021 ha istituito un fondo di 600 milioni di euro finalizzato alla concessione da parte dei comuni di agevolazioni TARI per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia: riparto delle risorse stanziate dal decreto Sostegni-bis (articolo 6 del Dl 73/2021). A Mondragone sono stati assegnati 213.868,58 € (i comuni limitrofi potranno verificare gli importi loro assegnati consultando l’elenco che abbiamo linkato). Siamo ancora in attesa poi di conoscere nel dettaglio come è stato speso (e in favore di chi) quel “famoso” milione di € di soldi del bilancio comunale, che fu tanto strombazzato dall’Amministrazione del sindaco Virgilio Pacifico quanto appesantito da una cervellotica procedura messa su dai soliti uffici comunali.
E nei giorni scorsi l’AMBC ha puntualmente informato dell’arrivo di altri 694.545 € per le spese alimentari (e non solo) dei cittadini maggiormente in difficoltà: https://giornalenews.com/2021/06/19/mondragone-bene-comune-ancora-tanti-soldi-governativi-da-spendere-presto-e-bene-per-aiutare-famiglie-e-imprese/. Non vorremmo però che sulla scia della pessima gestione dei precedenti fondi ottenuti dal Governo per il bonus spesa, rimasti per mesi e mesi in naftalina a causa delle lungaggini burocratiche degli uffici- appesantiti dalla presenza di abusivi delegati- anche questa volta bisognerà avere pazienza, che – come è noto- non si può servire né a pranzo né a cena. Anche per la nostra infanzia “piovono risorse”. L’AMBC è già intervenuta segnalando le opportunità esistenti: https://www.contrastotv.it/mondragone-ambc-pioggia-di-soldi-per-linfanzia-non-sprechiamo-loccasione/ e sta conducendo (in solitaria) una ”battaglia” affinché la nostra città non sia più privata di un Asilo Nido a gestione pubblica e comunale.
La Conferenza Unificata straordinaria del 24 giugno ha dato il via libera al decreto del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, in attesa di registrazione della Corte dei Conti di riparto dei 135 milioni del fondo per le Politiche della famiglia, incrementato per il 2021 con il dl 73/21 (cosiddetto Sostegno bis), assegnati direttamente ai Comuni per iniziative di potenziamento di: centri estivi, servizi socioeducativi territoriali e centri con funzione educativa e ricreativa destinati ai minori (0/17 anni) nel periodo dall’1 giugno al 31 dicembre 2021. Di seguito è possibile consultare le tabelle di riparto per ciascun comune: https://anci.lombardia.it/documenti/12362-Tabelle%20riparto%20Centri%20estivi%202021.pdf. L’AMBC, che si occupa delle politiche in favore dei minori da sempre (e non solo in vista del 2022), l’anno scorso- per esempio- aveva denunciato l’inerzia di Pacifico&Co.: https://www.anteprima24.it/caserta/centri-comuni-mondragone/.
Quest’anno però il decreto prevede che “le regioni predispongono un unico elenco a livello nazionale dei comuni, escludendo dall’elenco soltanto i comuni che espressamente hanno manifestato di non voler avvalersi del finanziamento delle iniziative di cui all’articolo 63, comma 1, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73”. Siamo, quindi, ben felici che Mondragone non abbia espressamente manifestato di non voler avere queste risorse, che nel riparto ammontano a 70.419,72 € (i comuni limitrofi possono verificare gli importi loro assegnati dall’elenco che abbiamo linkato), ma siamo anche contestualmente preoccupati che a luglio inoltrato di centri estivi o di altri servizi per l’infanzia e l’adolescenza non ci sia ombra alcuna. E siamo anche preoccupati che tali risorse possano discrezionalmente (se non clientelarmente) prendere “strade amiche” e andare a foraggiare i soliti mestieranti privati che sul welfare hanno fatto la propria fortuna. Come si vede, ci sarebbe tanto di cui discutere in Consiglio comunale e -grazie ai tanti fondi governativi -ci sarebbe tanto da fare per migliorare la vita di imprese, famiglie e minori. Eppure, dalle parti dell’Amministrazione Pacifico tutto tace e resta immobile. Con il rischio di arrivare tardi o addirittura di disperdere risorse che andrebbero utilizzate con celerità, massima trasparenza ed efficacia”.
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