Mondragone – “Gli aumenti delle bollette dei servizi primari della casa faranno crescere la povertà e il disagio abitativo nel nostro Paese”. È questo il grido d’allarme del SUNIA, il cui Ufficio Studi ha calcolato che le famiglie dovranno pagare in media 400 euro mensili per questi servizi. Si tratta di costi -dichiara il Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari- che peseranno duramente sui bilanci delle famiglie che saranno costrette a rinunce importanti anche di vita sociale. L’aumento delle quote condominiali e delle bollette dei servizi primari degli alloggi colpiranno indistintamente le famiglie con case in proprietà o in locazione, queste ultime già sofferenti per il caro affitto. L’aumento dell’energia elettrica del 40%, del gas del 11,20% e del gasolio del 25% porterà nel tempo inevitabilmente anche all’aumento dei servizi comunali. È una situazione non sostenibile per le moltissime famiglie che sono già in difficolta per la crisi economica, sanitaria e sociale.
Sono in molti a chiedere in questi giorni al Governo interventi incisivi e concreti che devono andare oltre la riduzione delle bollette, in quanto il potere d’acquisto di pensionati e lavoratori si è ridotto ai limiti della povertà, anzi molti sono già in povertà assoluta. Una situazione che acuisce il disagio economico che, se non governato, può trasformarsi in conflitto sociale. Il Governo ha annunciato che interverrà con un nuovo decreto da 5-7 miliardi di €. E i comuni hanno protestato oscurando piazze e monumenti per chiedere risorse per far fronte ad aumenti anche per loro difficili da gestire. Ma la crisi sta mordendo soprattutto le famiglie e moltissime di loro a Mondragone fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Sindaco defenestrato a mezzo letterine “paternalistiche” (e incommentabili), dopo quasi 9 mesi da quando hai ricevuto i soldi dal Governo sai dirci a che punto è la procedura per l’erogazione dei buoni spesa? Stai facendo di tutto insieme ai tuoi molteplici sodali civici per uscire di scena in modo vergognoso. E puoi anche dirci i requisiti che saranno utilizzati per le graduatorie del contributo TARI?
Hai pasticciato non poco, hai perso molto tempo (dovevi dare questi soldi entro l’anno scorso) e dopo ben 9 mesi ancora non si riesce a capire se, come e quando riuscirai a completare l’iter. Nella tua paternalistica e bugiarda letterina di addio -spedita anzitempo e irritualmente (il senso delle Istituzioni non lo avete proprio mai avuto!) – si sono dimenticati -tra le tantissime cose non fatte o fatte male e tra le numerose illegittimità e anomalie- di scrivere che neppure i tanti soldi che il Governo ti ha dato (e continua a darti) per la pandemia sei stato capace di spendere nei tempi giusti e con le corrette procedure. Abbiamo contestato in lungo e in largo la scelta di restringere le utenze domestiche per le quali chiedere e ottenere il contributo alla sola TARI. E abbiamo contestato l’Avviso Pacifico-Bonuglia, palesemente monco, sbagliato e ingiusto. Alla luce dei recenti e pesanti aumenti delle bollette la nostra convinzione si è rafforzata: la scelta di Pacifico e Civici è del tutto sbagliata e ingiusta. Siamo curiosi di vedere -per esempio-come saranno attribuiti i fondi TARI in assenza nell’Avviso dei criteri ai quali informare la graduatoria.
Ma vogliamo ancora sperare che si possa intervenire per superare errori ed ingiustizie e per dirottare un po’ di risorse sulle altre utenze domestiche. E vogliamo soprattutto sperare che si acceleri tutto per dare subito un po’ di ristoro a migliaia di famiglie in ginocchio e a centinaia di imprese in affanno. Alla nuova responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali, Rosy CAPARCO, facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, ma chiediamo di buttare l’occhio su questi ultimi avvisi e sulle tantissime altre cose che proprio non vanno nel suo ufficio e nel distretto, cercando di voltare effettivamente pagina e di fare finalmente discontinuità. Concludiamo esprimendo anche noi soddisfazione per l’approvazione della proposta di legge che inserisce in Costituzione la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità. La proposta di legge approvata modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione. Nell’articolo 9 si afferma che “La Repubblica (…) tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
La modifica, in seconda lettura e già approvata al Senato con maggioranza dei due terzi lo scorso novembre, entrerà in vigore con effetto immediato. Nell’articolo 41 si afferma, invece, che “L’iniziativa economica privata (…) non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente” e che “la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”. Speriamo di passare ora dalle parole ai fatti affrontando con azioni concrete i grandi temi ambientali. Temi ambientali del tutto assenti nell’azione di governo degli ultimi 5 anni a Mondragone e che dovranno necessariamente connotare l’agenda del futuro, una volta che Pacifico&Civici avranno fatto definitivamente le valigie.
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