Mondragone, AMBC: “Sul ‘pianeta Pacifico’ c’è vita”

Mondragone – L’AMBC dichiara: “Stavamo quasi desistendo, convinti che dal <Pianeta Pacifico> non sarebbero mai arrivati segnali di vita. Erano ormai trascorsi troppi giorni (si viaggia spediti verso i 500!) e l’assenza di comunicazioni faceva temere il peggio.

Segui il nostro canale whatsapp per le ultime news

Poi, d’improvviso, sul comunicato dell’AMBCrelativo alla tipologia di ascensore che dovrebbe cercare di superare le barriere architettoniche del famigerato Palazzo Tarcagnota, ecco che- insperata- arriva per le <vie brevi> una precisazione dell’assessore Peppino Piazza. Piazza, ci conferma innanzitutto, che- con tutte le mille cautele del caso- a differenza della pessima coppia politico-amministrativa formata da sindaco e dal suo politicamente inapplicabile vice, vi è anche nel <Pianeta Pacifico> qualcuno che ancora sa cosa sia la correttezza istituzionale e la trasparenza.Piazzaprecisa <che nel quadro economico la voce a corpo è sbarrata, mentre quella a misura contiene il costo dell’intervento, che la delibera approva anche il computo metrico  e l’incidenza dei costi della sicurezza, oltre a IVA ed altro e che,  infine,  oltre all’ascensore sono previsti lavori edili, infissi e impianti tecnologici perché per accedere al piano superiore non si può certamente  passare sul cemento grezzo o non avere porte o luce elettrica>. E aggiunge la critica- ma ci sta- che: <a volte per la fretta di criticare rifugge la necessità di soffermarsi un attimo in più  inoltre,  è  sempre possibile l’accesso agli atti per maggiore contezza>. Caro Piazza,parlare di fretta su una vicenda che dura da oltre 10 anni è quanto meno stridente. Sulla necessità della critica abbiamo già detto e chi non è duro di comprendonio avrà compreso. Quanto poi all’accesso agli atti, fai qualcosa, se puoi, per quel <Municipio di vetro> promesso, per avere atti amministrativi scritti correttamente e completi e per avere almeno un moderno sito istituzionale a norma di legge. Stiamo parlando, infatti, di atti pubblici che andrebbero interamente pubblicati online. Al cordiale assessore Piazza, sempre per le <vie brevi> (una sua scelta, purtroppo), abbiamo però anche chiesto di sapere come mai si continua da oltre un anno a spendere soldi in lavori presso il Palazzo Tarcagnota, raschiando tutti i fondi di tutti i barili possibili (e confermando ciò che denunciamo, cioè che i lavori non sono finiti e che, quindi, la struttura dovrebbe essere tuttora inutilizzabile), quando con determinazione n. 517 del 30-03-2017avente ad oggetto:<Progetto di recupero funzionale del palazzo storico Tarcagnota per allocazione del C.S.T.- Centro Servizi Turistici- Completamento- CUP  D57E10000010006 –  Saldo Liquidazione al Personale comunale del fondo incentivante  ai sensi dell’art. 92 del decreto legislativo N. 163  del 12.04.2006>si certificavache in data 11.02.2016 era stato redatto il verbale di ultimazione dei lavori. C’è (più di) qualcosa che non va: i <Conti> non tornano.Ma, purtroppo, quel labile segnale proveniente dal <Pianeta Pacifico> a questo punto si è interrotto. Ele tante <domande tarcagnote> sono restate tutte appese nell’universo: http://www.81034.it/11278-2/. L’AMBCsu ciò che è accaduto e sta accadendo sul Palazzo Tarcagnotae, soprattutto, sull’inesistenza del CST finanziato sta preparando un esposto che nei prossimi giorni invierà all’Autorità di Gestione del POR Campania, all’Autorità di Certificazione, all’Autorità di Audit, all’Assessore al ramo, al Responsabile del Fondo Sviluppo e Coesione, alla Direzione Generale per Programmazione Economica e il Turismo, alla Direzione Generale per l’Internazionalizzazione ed i rapporti con l’Unione Europea del sistema regionale e alla Procura della Corte dei Conti. Siamo costretti a ciò perché convinti dell’importanza per Mondragone di avere quel Centro Servizi Turistici, così come proposto nel progetto e finanziato. Intanto, l’AMBCe, soprattutto,Paolo Palmieri, avevano ragione: nel palazzo ci sono barriere la cui eliminazione non fu a suo tempo progettata. E a causa di tali barriere non tutti i cittadini possono frequentare il palazzo. Anche il <Pianeta Pacifico> è stato costretto ad ammetterlo con la previsione dell’ascensore. E questo è un primo risultato che abbiamo raggiunto. Confermiamo che la scelta dell’ascensore fatta potrebbe rilevarsi, al di là delle nostre imprecisioni tecniche, la più costosa e la meno efficace. Staremo a vedere!Anche procedendo con l’accesso agli atti. Barriere architettoniche permettendo.”