Mondragone – “C’è un vecchio cronista (diciamo) che più che porre incalzanti domande “apparecchia” -come al solito- comode risposte (di inchieste da parte di costui neanche a parlarne).
Ma Pacifico ha la straordinaria capacità di piegare contro di sé anche le interviste fatte a suo favore. Soprattutto se deve parlare di bilancio, del quale dopo ben 4 lunghi anni continua a sapere ben poco. E così, volendosi in qualche modo giustificare per un bilancio in default, ma non avendo la conoscenza e la competenza necessarie, pur essendo per sua infausta scelta anche assessore al bilancio, ha di fatto confermato- a sua insaputa- che i bilanci che gli stanno facendo approvare unitamente alla sua maggioranza sono illegittimi perché contrastanti con ben 2 sentenze della Corte costituzionale (che ovviamente il “nostro” non cita mai, forse perché le ignora). Sentenze che hanno sancito l’impossibilità e, quindi, l’illegittimità, di spalmare in 30 anni i debiti, scaricandoli di fatto sulle spalle dei nostri incolpevoli figli e nipoti.
Un’operazione che è stata fatta la prima volta nel 2015 per cercare di mettere una pezza ai disastri che si trascinavano dall’ “era Conte” (Pacifico ma hai- per caso- fatto nel passato per un po’ di anni anche il Consigliere comunale? E t’eri accorto all’epoca di questi debiti? Facendo cosa?) e che una successiva sentenza ha bocciato (ma loro illegalmente non sono mai intervenuti per correggere e rispettare la sentenza dell’Alta Corte). Operazione che è stata ripetuta qualche mese addietro per cercare di non dichiarare il dissesto. E anche in questo caso un’altra recente pronuncia della Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale tale “spalmatura” di debiti oltre un ragionevole periodo di tempo. Ma per la seconda volta Pacifico e la sua Amministrazione hanno fatto i “pesci in barile”. L’AMBC afferma che i bilanci ultimamente approvati sono fuorilegge! Senza ombra di dubbio! Perché non rispettano ben 2 sentenze della Corte costituzionale e perché non considerano i gravi rilievi che la Corte dei conti ha già sollevato. Si tratta ora di capire se in questa povera Italia c’è ancora qualcuno in grado di far rispettare la legge e le sentenze dell’Alta Corte.
I Mondragonesi devono sapere che queste signore e questi signori per salvarsi la poltrona (e non solo) non hanno dichiarato il dissesto- che è palese- e non hanno avviato il riequilibrio e il risanamento, lasciando la città piena di debiti, senza soldi e priva di servizi e ipotecando il futuro. Insomma, in un mare di guai. Un solo dato: la spesa pro capite destinata annualmente a pagare il debito a Mondragone è di ben 73,31 € (dati Openpolis su consuntivi 2019). Stiamo parlando di 2.185.110,59 € che ogni anno dobbiamo togliere dai servizi (cultura, welfare, ambiente, istruzione e così via) per pagare debiti pregressi, mancati incassi pregressi e spese allegre pregresse. Performance negativissime di chi nel passato spendeva e spandeva senza avere i soldi per farlo, ma che Pacifico è riuscito in 4 anni addirittura a peggiorare. Dal 2019 (anno di riferimento di questi dati) ad oggi il debito è infatti ulteriormente aumentato. E non di poco. Come sempre per far comprendere il “nostro disastro” compariamo questo dato con quelli di alcuni comuni limitrofi.
A Cellole la spesa per il debito pro-capite è di 64,09 €; a Castel Volturno è di 34,4 € pro- capite; a San Felice a Cancello di 33,34 € pro-capite; a Sparanise di 23,48 € pro-capite e a Casal di Principe di soli 11,74 € pro-capite. Mondragone ha un debito pro-capite tra i più alti d’Italia. Roma, la nostra Capitale, tanto bistrattata in questi anni e additata non di rado per un presunto malgoverno, ha un debito pro-capite inferiore a quello di Mondragone: 23, 83 € quello di Roma, 73,31 € pro capite quello di Mondragone. Solo Napoli e De Magistris sono- quanto a debito- irraggiungibili, con i loro 349,65 € pro-capite. Pacifico ha colto anche l’occasione per farci sapere che il prossimo responsabile dei tributi sarà Bonuglia. E vai! S’è scordato, invece, di dirci qualcosa della brutta storia portata alla luce dal leader del centrodestra Giovanni Schiappa e dall’inchiesta di CasertaCE (inchiesta con domande incalzanti e non domandine supine), relativa ad un presunto appartamento tirato su- anche in questo caso “a sua insaputa” – presso la nuova sede dei VV.UU. (quella scippata impropriamente alla scuola) e arredato di tutto punto (a beneficio di chi? Con quali soldi, con quali atti propedeutici e motivati e con quali autorizzazioni?).
Ma diamogli tempo. Sia per in-formarsi da qualche potenziale nuovo assunto RIPAM che la polizia municipale è posta alle dipendenze amministrative e funzionali del sindaco o dell’assessore delegato (ha detto talmente tante inesattezze nel dialogo con la giornalista di CasertaCE da spingere a dubitare che possa essere uno che fa il sindaco da ben 4 anni), sia per farci sapere – semmai- perché questo recente “acquisto”, venuto da lontano, goda di così tanta attenzione e impunità”.
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