Mosè Esposito a Casal di Principe: una storia di rinascita

Casal di Principe – Una sala gremita, nessun posto libero, tantissimi giovani convenuti, oltre duecento persone hanno partecipato all’evento “Ragazzo, corri!”, l’incontro intervista a Mosè Esposito organizzato giovedì 27 marzo u.s. nei locali di Via San Donato dalla chiesa evangelica Nuova Pentecoste in Casal di Principe in una cornice gospel.

Segui il nostro canale whatsapp

Mosè, ex affiliato al clan dei Casalesi e fratello di Davide Granato, uno dei componenti del commando responsabile della strage di Castel Volturno, avvenuta la sera del 18 settembre 2008, ha scontato il suo conto con la giustizia per associazione a delinquere di stampo camorristico ed estorsione ai danni di imprenditori del litorale domiziano. Scarcerato nel 2017, ha vissuto una trasformazione straordinaria. Intervistato dallo scrittore e pastore Elpidio Pezzella ha ripercorso il suo iter delinquenziale, offrendo spunti di riflessione pubblica su temi quali la scuola, la famiglia, l’amicizia.

Il suo decennale percorso detentivo ha poi permesso di focalizzare il ruolo riabilitativo delle carceri e l’importante servizio della polizia penitenziaria nel recupero della persone e nella salvaguardia della dignità congiuntamente alle attività promosse internamente. In particolare si è parlato della difficoltà per questi “soggetti” di essere reinseriti nel mondo lavorativo e della necessità di sinergica collaborazione tra le istituzioni e le Associazioni di volontariato impegnate nel settore.

La presenza del Sindaco di Casal di Principe, avv. Ottavio Corvino, accompagnato da un nutrito gruppo di consiglieri comunali, ha rafforzato lo spirito della serata, testimoniando, se ce ne fosse ancora bisogno, che la cittadinanza ha intrapreso un cammino di trasparenza e legalità. Sono proprio questi i termini utilizzati dal Sindaco nel suo intervento di apertura a sintetizzare l’impegno portato avanti dall’attuale Amministrazione. A promuovere il reinserimento sociale era presente una rappresentanza della Logos, un’associazione di volontariato assegnataria di un pastificio realizzato in un bene confiscato nel comune di Teverola. Per chi ne avesse dubbio, le comunità di fede del territorio sono laboratori di legalità e promotori di giustizia a diretto contatto con il tessuto sociale. Per questo sono attivamente impegnate da più di trent’anni nello sradicamento della cultura camorristica, perché su queste terre martoriate sorga un’alba nuova.