Napoli – In relazione all’Assemblea pubblica cittadina organizzata dalle attiviste e gli attivisti di Napoli città di pace, programmata presso “la Città del Sole” per il giorno 23 gennaio,l’Amministrazione comunale tiene a precisare che Napoli riafferma con forza il proprio ruolo di città di pace, di solidarietà, cerniera dei popoli e degli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, impegnata a costruire ponti, ad abbattere muri, ad accogliere, con le risorse ed i mezzi che ha a disposizione, ma soprattutto con la sua umanità, le persone che si trovano in difficoltà, ad integrare culture e aprire porti a chi è costretto a fuggire da situazioni di disagio e di persecuzione per cercare un futuro diverso e migliore. Non a caso, la città di Napoli ha promosso con Delibera di Giunta comunale l’istituzione dei Corpi Civili di Pace e del porto cittadino quale “area denuclearizzata”.
Circa quanto si afferma nel documento di promozione dell’Assemblea pubblica, in riferimento alla permuta della caserma Nino Bixio, si precisa che il protocollo d’Intesa, sottoscritto nel 2015 tra Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Comune di Napoli e Agenzia del Demanio, è relativo a un progetto di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico, attraverso la permuta della Caserma Nino Bixio, in proprietà al Demanio, e utile al consolidamento della storica scuola Nunziatella, acquisendo al patrimonio l’immobile residenziale sito in Napoli alla via Egiziaca a Pizzofalcone 35.Un progetto, dunque, volto esclusivamente al consolidamento della Nunziatella, la cui fondazione risale al 1787.Il progetto, inoltre, prevede interventi di riqualificazione urbana, paesaggistica e funzionale di tutta l’area di Monte Echia, peraltro tutelata sotto il profilo paesaggistico, con realizzazione di funzioni aperte alla collettività (polo museale e di ricerca aperto al pubblico con funzioni a carattere culturale), nonché il trasferimento del Reparto Mobile della caserma Bixio nella caserma Boscariello a Miano. Più cultura, meno armi, contrariamente a quello che qualcuno vorrebbe insinuare. Il protocollo prevede l’immissione in possesso, per il Comune, di un edificio del XVII secolo, oggi ad uso residenziale (costituito da 80 unità immobiliari), facente parte dell’ex complesso conventuale dell’annessa Chiesa di S. Maria Egiziaca a Pizzofalcone, al fine della messa a reddito e valorizzazione del patrimonio con evidenti positive ricadute socio-economiche.
Infine, attraverso l’applicazione di quanto definito dalla Delibera di Giunta comunale n. 20 del 2016, con la quale si riconosce alla città di Napoli il ruolo di “città di pace”, il Comune è in procinto di istituire una Commissione che abbia, tra gli altri, lo scopo di tutelare e salvaguardare i principi di giustizia sociale, cooperazione internazionale, solidarietà intergenerazionale e difesa dei diritti essenziali delle persone. La Commissione avrà anche il compito di monitorare che le attività svolte all’interno dei complessi immobiliari ad uso non civile abbiano l’obiettivo di promuovere la diffusione di azioni per la difesa civile e per la soluzione diplomatica dei conflitti.
Napoli, città aperta all’accoglienza e alla difesa dei diritti, con il suo impegno e le sue azioni riafferma con forza il proprio ruolo di Città di Pace.