Carinaro – In una nota inviata alla nostra redazione, Mario Masi dichiara: “Se la riunione di venerdì scorso presso la casa comunale doveva servire a fare chiarezza in ordine alla ipotesi di spostamento del mercato e, più in generale, alla possibilità che il Comune di Carinaro possa continuare a tenere in fitto lo spazio anche della villa comunale, siamo costretti a dire, senza alcun intento polemico, che questa chiarezza non è arrivata.
La colpa di questa mancata chiarezza non è da attribuire ai promotori dell’incontro – il movimento 5 Stelle – né tanto meno all’opposizione consiliare, addirittura accusata di voler strumentalizzare lo spostamento, ben sapendo però che sono gli ambulanti, i commercianti e gli stessi cittadini ad essere arrabbiati per il paventato trasferimento del mercato alla periferia nord del paese.
E’ stato invece lo stesso Sindaco, con la sua relazione , a creare dubbi e perplessità.
Dalla relazione del 1° cittadino, tutta condita con tanti “se” e “ma”, nessuno è riuscito a capire se il mercato si sposterà o meno e se continueremo a tenere in fitto lo spazio della villa comunale.
Anzi, il Sindaco ha dichiarato la provvisorietà dell’attuale sede mercatale, ed ha preannunciato, in forma piuttosto enigmatica e misteriosa, che l’Amministrazione sta lavorando attorno alla ricerca di altre soluzioni, sia per la villa che per il mercato.
Da tutto ciò ne è derivata per i presenti alla riunione non solo mancanza di chiarezza , ma addirittura la confusione più totale.
La domanda a base dell’incontro era: lasciamo l’area demaniale perché il Comune di Aversa ci “sfratta” o è l’Amministrazione di Carinaro a voler lasciare perché non la reputa più conveniente ?
L’Associazione TERRA NOSTRA, intervenuta al dibattito, si è sforzata di evidenziare che vi sono tantissimi motivi, tecnico-giuridici e di opportunità, sia per contestare al Comune di Aversa una ipotizzata decisione di “sfratto” e sia per far capire all’Amministrazione di Carinaro che non è conveniente, né opportuno, lasciare quel sito.
L’area ex demaniale è stata ed è ancora una straordinaria attrezzatura civile della nostra comunità, il miglior biglietto di ingresso per il nostro paese, addirittura compensativa del deficit di standards urbanistici che il paese si trova a sopportare.
Lasciarla o decidere di non difenderla con tutte le nostre forze, magari anche con i mezzi legali, è miopia politica, una vera e propria follia.
Immaginare altri spazi nel centro del paese idonei a sostituirla, significa soltanto fare sogni che si scontrano con la realtà.
Dove sono questi spazi nel centro del paese? Ammesso che ve ne siano, dove sono i soldi per acquisirli e realizzare le nuove attrezzature ?
Lasciarla nella disponibilità del Comune di Aversa, significa esporla al rischio di un sicuro e veloce degrado, atteso che il Comune di Aversa avrebbe difficoltà a manutenerla e soprattutto a vigilarla.
Sarebbe destinata cioè a ridiventare presto una discarica pubblica, così come era 50 anni or sono !
Oltre tutto, alla riunione mancava- perché non invitata – l’Amministrazione di Aversa, la vera interlocutrice di questa vicenda, l’unica chiamata a dover darci le assicurazioni sia sull’obbligo di rispettare l’intesa, formalizzata con la precedente Amministrazione di Carinaro.
Tale intesa prevedeva che la pista di atletica da realizzare fosse costruita sull’ultima parte dell’area e che lo spazio mercato e quello della villa comunale dovessero restare in uso al comune di Carinaro.
Va fatto rilevare che i rapporti di buon vicinato si dimostrano con i fatti e non con le parole, cosi come ha sempre fatto il Comune di Carinaro, assicurando da sempre agli abitanti di via Petrarca, un via di Aversa, acqua, fognatura, luce e, da alcuni anni, anche il metano.
Dimenticare tutto questo, significa farci rivedere tutti i nostri atteggiamenti di antica disponibilità!
Siamo certi che l’Amministrazione di Aversa dimostrerà altrettanta saggezza e buon senso.
Si accantoni perciò l’irreale sogno di costruire nuove ville e nuovi mercati e si chieda subito che il Comune di Aversa convochi a breve una CONFERENZA DI SERVIZI nella quale, insieme anche alle associazioni ai movimenti giovanili del territorio, poter discutere e trovare le necessarie intese sia per la gestione condivisa dell’ex area demaniale, ma anche per la risoluzione di tanti altri problemi comuni alle due Città.”