Pro Loco Carinaro, la presidente: “Il nostro impegno per la comunità è sotto gli occhi di tutti”

Carinaro – Raffaella Mazzarella, presidente della Pro Loco in una nota inviata alla nostra redazione dichiara: “Permettetemi di fare alcune precisazioni in merito a delle inesattezze riportate in alcuni post che stanno girando in rete, e che riguardano la nostra comunità di Carinaro nella sua interezza, mondo associativo compreso.

Segui il nostro canale whatsapp

Le associazioni di Carinaro ed in particolare l’Istituzione Pro Loco, svolgono da sempre, un ruolo da protagoniste nella promozione e valorizzazione del nostro territorio, le cui testimonianze di apprezzamento ci giungono da molte comunità, non solo locali e/o limitrofe, ma a più ampio raggio.

Questa premessa, per difendere e tutelare l’encomiabile “lavoro” svolto quotidianamente da tutti i soci delle nostre associazioni, ivi compresa la Pro Loco che, attraverso la forma più nobile del volontariato, sottraggono tempo alle loro famiglie e alla loro vita privata per dedicarlo “gratuitamente” alla vita sociale e culturale della nostra amata cittadina, diversamente da quanti usano il sociale per fini esclusivamente personali o alquanto discutibili.

Le attività poste in essere dalla Pro Loco in questi ultimi anni, supportate dalle diverse Amministrazione Comunali che si sono succedute nel tempo, hanno fatto si che questo nostro piccolo paese avesse una visibilità ed un lustro ad oggi sotto gli occhi di tutti, tranne ovviamente di coloro che vivono solo per il gusto di contrastare l’operato di quanti si impegnano su Carinaro e contrapporsi a tutto quanto di buono viene realizzato, persino negare l’evidenza.

Questo modus operandi, non solo è denigratorio per le stesse persone che lo applicano ma che, utilizzato per colpire l’amministratore di turno o l’ Associazione di turno, non fa’ altro che gettare fango su una comunità che, diversamente da quanto si cerca di strumentalizzare, è ben vista e attenzionata da tutti.

Posso permettermi certe affermazioni perché, vedendo postare sui social foto e video dei carnevali di qualche anno fa’, o frasi in cui si cerca di sminuire il proficuo lavoro svolto dalla Pro Loco, è doveroso fornire talune precisazioni da chi, come il sottoscritto era parte attiva di quei carnevali e successivamente delle tante iniziative realizzate dalla Pro Loco sul territorio di Carinaro, rispetto alle quali, chi si permette di postare delle illazioni denigratorie in merito alle attività della nostra associazione, posso affermare di non aver avuto il piacere di condividerne la presenza, né ai tempi d’oro del carnevale Carinarese né, negli ultimi carnevali posti in essere dalla Pro Loco prima del COVID.

In merito al Villaggio delle Zucche invece, che ha dato adito a sparlare o per meglio dire, a parlare senza fornire argomentazioni valide, se non per produrre velati attacchi nei confronti del personaggio politico di turno, aizzati sempre dagli stessi personaggi, mi preme precisare che nella sua prima edizione, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, anche persone che oggi “stranamente” hanno, cambiato completamente idea a riguardo, dimostrando una coerenza ideologica a dir poco sconcertante, ma a cui noi carinaresi siamo ormai abituati. Con la seconda edizione del Villaggio delle zucche, si è avuta la certezza che questa iniziativa, è stata sposata appieno dalla nostra comunità, con una partecipazione massiva della popolazione oltre a visitatori provenienti da ogni parte della Regione Campania.

La risposta sul nostro territorio, con un afflusso di persone, secondo solo ai nostri festeggiamenti patronali, ha contribuito ad una massima espressione di visibilita e lustro del nostro comune, e ad una conseguente ricaduta economica , da sold-out per tutti gli esercenti commerciali presenti sul territorio. Queste iniziative possono piacere o meno, secondo un propria visione personale, ma non devono essere strumentalizzate da coloro che, per finalità che non hanno nulla a che vedere con i Nobili principi del Sociale e del Volontariato, da cui scaturisce il vero senso di appartenenza al territorio e non cercando in tutti i modi di denigrare l’intera comunità di Carinaro.

Se vi sono persone che hanno realmente voglia e/o intenzione di mettersi a disposizione della comunità carinarese, vi invito a farlo attraverso le tante associazioni, ivi compresa la Pro Loco, di cui sono orgoglioso di farne parte, anche per avere contezza dei meccanismi con cui si realizzano attività, e con cui si cerca di mantenere Vivo il nostro paese, delle innumerevoli difficoltà che possono nascere in un programma complesso e variegato di attività da realizzare, sempre con la massima trasparenza e dedizione verso coloro che ci sostengono e ci apprezzano da sempre e che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione che per noi sono da sprono a fare sempre di più e sempre meglio.

Non saranno certo i “No a prescindere” o i contestatori “a comando” a fermare il trend in crescita della Pro Loco con i suoi traguardi ed obiettivi raggiunti e quelli prefissati nel futuro a venire, né tantomeno i soliti soggetti che sparlano nella posizione a braccia conserte in attesa che qualcuno realizzi qualcosa.

Solo chi si prende la responsabilità di fare, può incappare in qualche errore, di certo non potrà mai sbagliare chi guarda da lontano il proprio territorio, spesso orchestrando dietro le quinte, e senza mai metterci la faccia in prima persona. Sicuramente ci sono state e ci saranno sempre persone che non condividono le nostre iniziative o non si rivedono nel mondo associativo, ma ciò deve avvenire sempre con la massima lealtà, nel rispetto dei ruoli e soprattutto delle persone.

Viceversa, non è possibile fare passare atti e/o frasi al limite della diffamazione solo perché si vuole mistificare la realtà dei fatti. La Pro Loco, così come le altre associazioni di Carinaro, sono aperte a tutti, avendo alla base del nostro volontariato il principio dell’Inclusione, pertanto chi si sente escluso, o si è volutamente allontanato dal nostro mondo, è solo perché non ha mai anteposto gli interessi della collettività a quelli personali.”