San Giorgio a Cremano – Il sindaco Giorgio Zinno in un post pubblicato su Facebook dichiara: “Cari concittadini nella diretta di ieri vi ho fornito i vari dati del contagio che, per praticità, vi illustro in questo post senza la necessità di dover ogni volta risentire la diretta.
La prima ondata di coronavirus fino al mese di luglio ha purtroppo colpito la nostra comunità con otto persone decedute e 44 persone positive.
Nel mese di agosto come sapete, con l’ordinanza del Presidente De Luca sui rientri, si sono mappati i tanti asintomatici con un picco di quasi 50 positivi in contemporanea nella prima metà del mese per poi discendere a meno di 20 alla fine del mese.
Quindi, da agosto a settembre abbiamo avuto solo la mappatura di asintomatici, ma da inizio ottobre è partita la seconda vera ondata con un numero massiccio di positivi e purtroppo un numero elevato di sintomatici che, seppur in percentuale sia molto basso rispetto ai positivi, purtroppo, trattandosi di numeri esponenziali rispetto alla prima ondata, ha riguardato moltissimi nostri concittadini.
Abbiamo vissuto uno dei periodi più bui della nostra città perché vi è stato un arco di tempo, tra fine ottobre e la prima metà di novembre, in cui ricevevo giornalmente decine di messaggi di cittadini disperati perché non venivano effettuati loro i tamponi o non riuscivano a contattare il 118, che dovevano aspettare anche 6 o 8 ore di attesa prima di intervenire.
Un periodo in cui sono state messe a dura prova le strutture sanitarie della regione con notizie di concittadini che scomparivano in pochi giorni per la forza dirompente del virus e molti che subivano enormi ritardi negli interventi o nelle ospedalizzazioni.
In questo periodo con la struttura del comune abbiamo tentato di dare le risposte ai concittadini che non riuscendo ad avere informazioni dall’Asl, chiedevano aiuto a noi. Abbiamo stretto un rapporto fondamentale con i soli due, e poi tre medici dell’UOPC; pochissimi rispetto la necessità, ma che per fortuna giovano con grande forza di volontà organizzando al meglio ciò che si poteva, rispondendo alle necessità di chi era in difficoltà.
Con pec, a volte anche urla e pressing istituzionale, siamo risuciti ad avere sul nostro territorio un Drive-In dove poter fare i tamponi e spinto la mappatura del contagio fin dove possibile, ma permangono ancora molti problemi, purtroppo.
Se i tempi per fare i tamponi sono fortemente diminuiti (tranne le disfunzioni che comunque a volte permangono) resta un problema serio sul tracciamento dei positivi avendo poco personale l’Asl.
La zona rossa, per quanto abbia lasciato aperto innumerevoli attività, ha portato a una maggiore responsabilità e all’uso da parte dei concittadini della mascherina quasi sempre, tranne irriducibili imbecilli che in parte sono già stati multati con la sanzione di 400 euro!!
Pochi giorni fa abbiamo raggiunto il massimo delle persone contagiate contemporaneamente per la nostra comunità: 906 concittadini, ma in questi giorni le restrizioni stanno portando la curva di contagio a scendere gradualmente, ma se molliamo ora torneremo subito ai numeri stratosferici e li supereremo.
Vi ricordo che a maggio quando avevamo 30 persone positive in contemporanea, vi era il terrore tra i concittadini e nacque la caccia alle streghe con gesti assurdi come i cartelli sui cancelli dei condomini in cui risiedevano vi erano i positivi.
I dati di ieri mattina riportano 680 attuali positivi in cittá, con decine di persone sintomatiche, svariate ricoverate in ospedale e qualcuno reputa che non ci si debba preoccupare…
Giusto non fare terrorismo, giusto comprendere che la positività di un concittadino in un palazzo non crea problemi al prossimo se questo è responsabile, ma l’idea che qualcuno vuole diffondere che oramai tutto è passato, è assolutamente folle. La riduzione della curva è iniziata sette giorni fa; non possiamo dare per scontato che i numeri continueranno ad andare in tal senso e ciò non avverrà sicuramente se non continueremo ad agire con responsabilità.
In questa situazione si inscrive la decisione di non riaprire le scuole, come la decisione di inasprire, per quello che è possibile con la sola polizia municipale, i controlli (che per gli innumerevoli motivi per i quali è possibile uscire, si possono limitare alle persone ferme o con la mascherina abbassata).
Condivido la necessità dei ragazzi di socializzare come di imparare nei banchi di scuola e non tramite la dad; comprendo la necessità per molte famiglie che mi scrivono di trovare una soluzione per i propri figli dovendo lavorare, ma oggi l’apertura delle scuole potrebbe influire negativamente su di una ripresa che sembra dare i primi risultati. Inoltre il tracciamento anche di un solo bambino o ancora peggio di un docente positivo (che ovviamente frequenta ogni giorno più classi) occuperebbe quasi per intero il giorno di un operatore dell’asl(come successo due mesi fa) bloccando il tracciamento dei tanti casi giornalieri.
Quando si amministra si ci deve prendere le responsabilità, anche diventando per qualcuno impopolare, pur di interpretare al meglio il ruolo che la città ci ha conferito.
Pochi giorni fa ho giurato per la seconda volta di essere fedele alla Costituzione Italiana e al servizio al cittadino e non posso venire meno rispetto a tale ruolo che ho, anche se ciò crea proteste o divergenze di idee.
Il ragionamento su esposto trova il fondamento nei numeri, quelli incontestabili che di seguito vi fornisco:
(i dati possono essere sottostimati da un problema di allineamento delle banche dati della regione e dell’asl Napoli 3 sud ma dati superiori potrebbero solo confermare più decisamente la mia decisione)
A Settembre abbiamo avuto 50 positivi
A Ottobre abbiamo avuto 716 positivi
Al 22 ottobre abbiamo avuto 822 positivi