Uànema: festa degli altri vivi

Napoli – Dopo il grande successo della prima edizione del 2022, torna Uànema: Festa degli altri vivi – 2ª edizione, la rassegna promossa dal Comune di Napoli che si svolgerà dal 28 ottobre al 1° novembre 2023 – ultimo giorno di visite guidate ad ingresso gratuito –a cui si aggiungeràuno special event previsto per il 2 novembre.

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 Per il filosofo Giambattista Vico ciò che vi è di più umano nell’uomo è l’atto di seppellire i morti. A tal punto l’umanità è definita dalla pratica di dare sepoltura ai morti che per Vico l’etimologia stessa della parola “homo” risalirebbe al verbo “humare”, che significa seppellire. E non è un caso, forse, che Vico fosse napoletano, perché in nessun altro luogo la cura dei morti ha rivestito una tale importanza culturale. E allora per onorare i morti rivelandone il lato grottesco in un liberatorio inno alla vita, l’Amministrazione comunale ha deciso di promuovere una serie di eventi e di attività culturalivolte a far scoprire e a diffondere la cultura delle anime del Purgatorio a Napoli. Un modo per raccontare la nostra storia e per scoprire di questo grande rimosso della nostra civiltà – la morte – l’aspetto più familiare, ridicolo e meno spaventoso. Insomma, una sorta di anti-Halloween, o forse tutt’altro Halloween, fatto di racconti, performance e concerti, tra uomini e fantasmi, mummie e “capuzzelle”, tra morti e anime purganti, mai così prossimi ai vivi come nei giorni in cui si prepara la loro festa.

 La rassegna prevede 3 macro-categorie di eventi totalmente gratuiti: visite guidate presso chiese ed ipogei, performance teatrali e musicali e proiezioni cinematografiche notturne.

 Una serie di aperture straordinarie serali e notturne consentirà, infatti, di visitare alcuni degli ipogei in cui il rito ha preso forma nel corso dei secoli, con un programma che si arricchisce di nuovi siti tutti da scoprire: alle chiese di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, di Santa Luciella ai Librai, di San Giovanni Maggiore, di Sant’Anna dei Lombardi, dei SS. Cosma e Damiano a Secondigliano e al complesso museale dell’Augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini, si aggiungono la chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini e la Basilica di San Pietro ad Aram. L’elenco dei siti che, in via eccezionale, saranno fruibili di sera comprende anche l’ipogeo dei Cristallini, le catacombe di San Gennaro e San Gaudioso e il cimitero delle 366 Fosse.

 Anche quest’anno i giovani musicisti della Scalzabanda accompagneranno turisti e napoletani in un articolato itinerario in “superficie”. Nei giorni 28 e 30 ottobre il vivace corteo musicale sarà scandito dall’esecuzione di canzoni ma anche dalla presentazione dei temi storici, artistici e religiosi che caratterizzano i due percorsi, quello dal Lazzaretto a Piazza San Domenico Maggiore e quello di via Toledo.

 La rassegna proseguirà con performance musicali e teatrali, spettacoli di danza e maratonecinematograficheperriscoprireilcultodelleanimedelPurgatorioeiluoghidellacittàcheneconservano la memoria.

La kermesse sarà presentata il 28 ottobre alle ore 12:00 nella sala del Lazzaretto – Ex Ospedale della Pace, a seguire Ermanno Cavazzoni si esibirà nel reading “I morti che sono tra noi e come si sta nell’aldilà”, con l’accompagnamento musicale di Vincenzo Capasso alla tromba e Davide Musella al trombone. Presso le Catacombe di San Gennaro, andrà in scena “Cosa arcana e stupenda – Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie“, pièce tratta dal vertice comico e insieme filosofico della speculazione letteraria di Giacomo Leopardi, ovvero dalle Operette Morali, interpretate dalla compagnia teatrale Putéca Celidònia.

 Il 29 ottobre alVico del Fico al Purgatorioil TIN Teatro Instabile di Napoliaccoglierà la compagnia di Teatro di Improvvisazione Coffee Brecht nella farsa macabra, quasi una parodia della sceneggiata napoletana,“Felicissima sera! Il giorno dei morti”.

 Il 31 ottobre, per la notte di Halloween è previsto un palinsesto che spazia tra musica, reading e stand up comedy. Se la spettacolare cornice del Complesso dei Pellegrini vedrà protagonista la lezione-spettacolo a cura di Matteo Palumbo e Cecilia Lupoli che mette a confronto gli approcci al tema della morte di due tra i più grandi poeti della nostra letteratura, Giacomo Leopardi e Ugo Foscolo, il Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi nella Sagrestia del Vasari ospiterà l’imperdibile concerto di Anna-Maria Hefele, fenomeno musicale internazionale, nota per la sua capacità di spaziare tra tecniche di canto classiche e canto diplofonico.A completare il programma il Complesso Museale del Purgatorio ad Arcosarà animato dalla tagliente ed originale comicità di Vincenzo Comunale.

A seguire per l’intera nottata la multisala Modernissimo ospiterà “Morti fuori orario” una maratona non-stop di horror d’autore con 8 proiezioni gratuite in 5 sale, da mezzanotte fino all’alba.

 Il 1° novembre, giorno di ognissanti, non poteva che vedere protagoniste capuzzelle, anime del purgatorio, teschi anonimi che nella perfomance dissacrante e coinvolgente di Amedeo Colella, scrittore ed umorista, accompagneranno gli spettatori in un viaggio tra vita e morte presso la caratteristica Chiesa di Santa Luciella ai Librai. Nel Complesso dei Pellegrini, invece, il Maestro Enzo Amatodirigerà la soprano Raffaella Ambrosinoaccompagnata dall’Ensemble Maria Malibran per un concerto che vedrà l’esecuzione di opere del repertorio barocco, tra cui il madrigale “Ah disperata vita”di Gesualdo da Venosa. Al concerto seguirà la presentazione del restauro del dipinto di Francesco De MuraLa Madonna intercede presso la SS.ma Trinità per le anime del Purgatorio”. Spazio anche al teatro per i più piccoli – e non solo – con lo spettacolo “Pulcinella e le anime pezzentelle” del Teatro delle Guarattelle, in vico Pazzariello.

 Il fitto calendario di “Uànema: Festa degli altri vivi – 2ª edizione” si arricchisce quest’anno con l’aggiunta di un imperdibile special event: il 2 novembre al TIN – Teatro Instabile di Napoli andrà in scena Alessandro Gori – Lo Sgargabonzi con “10 monologhi sulla morte”, uno spettacolo leggero e profondo che parla del nostro destino, per riflettere sulla bellezza della vita ed esorcizzare la paura della morte.

 Il programma completo della manifestazione e le modalità di partecipazione ai singoli eventi sono disponibili sul sito e sui profili Facebook e Instagram del Comune di Napoli.

 Il coordinatore delle politiche culturali, Sergio Locoratolo: “Dopo il successo dell’anno scorso, Uànema – progetto voluto dall’Amministrazione Manfredi – entra a pieno titolo nella programmazione culturale del Comune.La rassegna diventa così un format, caratterizzato dalla capacità di scoprire e valorizzare spazi fisici e spirituali della cultura napoletana senza folklore o banalizzazioni, ma evidenziando con toni sinceri alcuni elementi di unicità. Un’iniziativa che, tra l’altro, si sposa perfettamente con la visione strategica dell’attuale Amministrazione di dar vita a un’offerta culturale lungo tutto l’anno, in grado di superare i limiti della stagionalità”.

 Il consigliere del Sindaco su biblioteche e programmazione culturale integrata, Andrea Mazzucchi: “Dante, Vico, Leopardi…la nostra letteratura è una lunga riflessione sui morti e sulla morte, abbiamo allora voluto provare ad intrecciare questa grande tradizione con i costumi e i riti associati al culto dei morti della nostra città, animando i luoghi che custodiscono le pratiche di sepoltura e di devozione antiche con una rassegna artistica che porti a ridere dei morti e con i morti. L’idea è quella di offrire un intrattenimento di alto profilo culturale, non rinunciando all’ironia e allo sberleffo, che non risparmia nemmeno la più certa e la più seria di tutte le cose. Senza dimenticare che qui a Napoli anche i morti – questi “altri vivi” – pure si prendono gioco di noi, poveri vivi”.

 La consigliera del Sindaco per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso, Francesca Amirante: “Uànema è nata per far conoscere luoghi, culti, tradizioni che rendono Napoli unica al mondo. In questa seconda edizione ci sono ancora altri ipogei, altre storie da raccontare e soprattutto c’è l’impegno di far viaggiare il senso della cura che i napoletani hanno sempre avuto nei confronti delle anime tutte, in particolare per quelle “scurdate”! Non c’è luogo al mondo che ha espresso in questo modo la relazione con l’aldilà!”.