Associazionismo del Rotary Club, Procuratore Airoma: “Le associazioni sono lo scheletro della società”

Capua – “L’Associazionismo: motore di crescita della società ed antidoto all’individualismo” è l’interessante tema dell’incontro promosso dal Rotary Club Capua Antica e Nova e svoltosi martedì 9 novembre all’Hotel dei  Cavalieri di Caserta.

Relatore il Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord, Domenico Airoma. Ha introdotto il seminario di riflessione la presidente Mariella Leonardi Uccella che si è soffermata soprattutto sull’associazionismo di volontariato che dà vigore e forza a chi lo effettua e permette all’uomo di arricchire la sua vita. “Non è facile essere volontari in un’associazione – ha detto – perché il volontario mette al primo posto i bisogni dell’altro. Noi nei Club Rotary cerchiamo di coltivare interessi comuni tesi all’affermazione del decoro e della dignità dell’uomo ed alla salvaguardia dell’ambiente”. Da qui l’invito ai tanti presenti in sala ad essere più attivi nel volontariato, anche per dare buon esempio ai più giovani. Hanno presenziato al service rotariano diverse personalità del mondo dell’Associazionismo, tra gli altri, Ferdinando Cappabianca di Informahandicap, Rosalba Basso, presidente Lyons di Santa Maria Capua Vetere, Lina Salamiti, responsabile Cif, Assunta Amelio presidente Avo, la professoressa Mariateresa Bosco e tanti giovani rotaractiani.

Il procuratore aggiunto Airoma nel suo stimolante intervento ha fatto un excursus storico-politico sull’Associazionismo che ha le sue fondamenta nello stare insieme ed è il luogo delle relazioni. “L’uomo ha bisogno di socialità – ha spiegato –  è nel suo Dna, tale necessità risale al periodo romano e medievale allorquando gli uomini avevano avvertito l’esigenza di unirsi per fronteggiare necessità e soddisfare esigenze spirituali, materiali ed anche culturali. Questo bisogno di stare insieme oggi – ha detto –  viene messo in discussione. L’uomo nasce in una famiglia e non potrà che essere così!”. Forte è la critica rivolta dal magistrato Airoma a coloro che vogliono cambiare l’articolo 29 della Costituzione Italiana – “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.  “La famiglia – ha infatti sottolineato – deve riprendere il suo ruolo: se si distrugge la famiglia, si distrugge la società”. Per il dottor Airoma, lo stare insieme si realizza anche in un’ associazione il cui fine principale è fare del bene. “Quando sono presenti sul territorio associazioni di volontariato, come il Rotary  – ha spiegato – la società è viva. Quando subentrano  l’individualismo e l’egoismo e prevale il bisogno del singolo, non si costruisce nessuna civiltà”. Il Procuratore Aggiunto ha invitato a riscoprire questo bisogno di socialità e a stare attenti ai “surrogati virtuali” che intendono sostituire il rapporto fisico e materiale con l’altro, attraverso l’uso esagerato dei social network che stanno allontanando gli uomini dallo stare insieme. “Il cellulare – ha chiosato il Giudice – sta sostituendo il rapporto tra esseri umani. Il rapporto umano, invece, è fondamentale e non può essere virtuale perché genera malinconia e  l’attuale – ha concluso Airoma –  è l’epoca delle passioni tristi”.

Collegati al nostro canale whatsapp per restare aggiornato