Carceri Osapp, aggressione a Foggia

Carceri/OSAPP/Puglia del 20 Gennaio  2023   – Foggia, disastro penitenziario giunto al capolinea, Insostenibili condizioni di servizio e di sicurezza interne, a grave discapito dell’incolumità del Personale e della funzionalità istituzionale, gravissima e violenta aggressione alla Polizia Penitenziaria.

“Dichiarazioni di Pasquale MONTESANO Seg.Gen.Agg.OSAPP”

Ancora  violenza nel carcere di Foggia nei confronti della Polizia Penitenziaria .

Nel pomeriggio di ieri presso il 3 reparto  2 detenuti di origine Brindisina e Barese , presumibilmente appartenenti alla criminalità organizzata , hanno aggredito un poliziotto penitenziario con inaudita violenza colpendolo con numerosi pugni al capo tanto da renderne necessario il ricovero urgente presso il nosocomio cittadino .

Il 27 dicembre  u.s. abbiamo rappresentato a seguito di una visita , ancora e per l’ennesima volta ai vertici dell’amministrazione e alla nuova compagine politica il grave disagio che  vive la struttura foggiana  che e lo specchio del  sistema penitenziario in Puglia e  di come le condizioni di lavoro degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria sono diventate disumane e fuori da ogni logica e giorno dopo giorno sta creando gravissimo disagio lavorativo di tutti gli addetti in particolare coloro che operano nelle sezioni detentive a contatto con i detenuti.

“Continua il dirigente nazionale OSAPP  Montesano”, la carenza degli organici la fatiscenza delle strutture l’assenza di adeguati corsi di aggiornamento e formazione la carenza del vestiario l’assenza e la mancata copertura dei ruoli di comando e direzione del sito Dauno crescono in maniera esponenziale mentre aumentano eventi critici quali aggressioni risse spaccio di sostanze stupefacenti introduzione cellulari evasioni gestione detenuti psichiatrici i continui tentativi della criminalità organizzata a destabilizzare un sistema già debole.

Le ragioni di tali condizioni sono molteplici e annose e risiedono in primo luogo nella particolare tipologia della popolazione detenuta allocata nelle strutture composta da soggetti appartenenti alle varie “famiglie” associate ad una criminalità organizzata particolarmente attiva e cruenta nella regione Puglia.

quest’ultimo episodio è il segno tangibile di come le carceri nostrane continuino a rappresentare una vera e propria emergenza sociale e di quanto minino la sicurezza e, persino, la libertà delle istituzioni democratiche. Il continuo assalto agli operatori dello Stato, esposti peraltro a denunce e inchieste non sempre giustificate, sono la sintomatologia più evidente di un’organizzazione inefficace e a lunghi tratti fallimentare che non riesce minimamente a fare in modo che la pena possa assolvere alle funzioni ad essa assegnate dalla Carta costituzionale.

“Conclude Montesano “A foggia ormai da troppo tempo si assiste all’abbandono di un’amministrazione Centrale e Regionale che hanno grosse responsabilità sulla conduzione e gestione delle poche risorse disponibili . Il tempo delle attese e delle promesse e finito da un pezzo, la politica, il Ministro Nordio , il capo del DAP  Giovanni Russo la direzione generale e il provveditorato Puglia responsabili di ciò che accade agli uomini e donne della Polizia Penitenziaria in Puglia e in particolare a Foggia se non ci saranno immediati correttivi .

 “Conclude Montesano “ Taranto Foggia e Bari , senza tralasciare tutte le strutture Pugliesi , necessitano nell’immediato interventi strutturali e di organici , pena , maggiori e più gravi conseguenze che scongiuriamo.

Agli organi istituzionali  al mondo politico la richiesta di immediata apertura di una stagione di rinnovamento e di riforme irrinunciabili e l’immediata procedura di assunzioni straordinarie .

L’OSAPP continua interrottamente a denunciare i disagi che vivono gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria  , plauso a loro e tutti coloro  in servizio presso le strutture territoriali, in particolar modo nella circostanza a Bari , i quali con dedizione professionalità ed accortezza evitano, nonostante il gravissimo stato, maggiori e più gravi conseguenze non senza difficoltà, continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari.

 Nelle citate condizioni chiediamo nell’immediato concrete ed immediate assunzione dei necessari ed urgenti correttivi e prima che dalle indicate criticità, si ingenerino eventi e violenze di cui quel carcere è stato teatro nel recente passato.

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