L’assessore Pasquariello parla del progetto presentato per la rivalutazione del sito cittadino presentato per un bando regionale e dell’importanza della sinergia fra istituzioni e associazioni sul territorio
SAN PRISCO (CE)- Da tempo nel comune tifatino si sta cercando di attuare una strategia di rivalutazione per il monumento sepolcrale detto “delle Carceri Vecchie” per la credenza che anticamente vi fosse un carcere di gladiatori. Si tratta di un sepolcro di età imperiale (I secolo d.C.) che rappresenta il mausoleo funerario più grande della Campania, il fatto che questo sito sia posizionato lungo la via Appia, peraltro proprio di fronte al fondo Patturelli, appena fuori l’antica Capua, avvalora l’ipotesi che il sepolcro appartenesse ad una personalità di spicco di quella che fu “l’altera Roma”.
Nel corso degli ultimi anni sono stati tanti i tentativi di evidenziare la problematica del rilancio di questo importante monumento che meriterebbe una dovuta rivalutazione, oltre che una sistematica manutenzione: sottoscrizioni presentate al FAI, aperture straordinarie, protocolli d’intesa per la gestione sono stati alcuni tentativi sporadici in questo senso che, di fatto, non hanno sortito risultati in termini di recupero fattivo del sito ad oggi. E’ notizia di questi giorni che la nuova amministrazione che si è insediata guidata dal Sindaco Dott. Domenico D’Angelo abbia presentato un progetto in aderenza ad un Bando Regionale che ha come oggetto proprio la rivalutazione delle Carceri Vecchie, tale progetto, presentato in coordinato con la Soprintendenza competente, prevede la restituzione continuativa del sito alla comunità samprischese con la prospettiva di renderlo disponibile per auspicabili flussi turistici. L’Assessore, oltre che Vice Sindaco, alla cultura Dott.ssa Rosaria Pasquariello ci ha rilasciato una breve dichiarazione per quelle che sono le intenzioni della nuova maggioranza di aderire a tutti i progetti possibili per il rilancio delle iniziative di carattere culturali a San Prisco e le intenzioni di collaborare con le realtà associative presenti sul territorio:
Rosaria Pasquariello
