Casaluce,”Uniti per cambiare”: Silenzio + Conferenze di servizi = P.U.C.

Casaluce – Il gruppo “Uniti per cambiare” in un post pubblicato su Facebook dichiara: “Il consolato andava bene al tempo dei Romani (forse) ma questo binomio di soggetti indistinti, che non ci permette di individuare, ancora oggi, chi sia veramente il primo cittadino con tutte le conseguenze che ne derivano, sta diventando davvero uno spettacolo penoso da guardare e da vivere, nel quotidiano! 

I due consoli hanno partorito un’amministrazione fallimentare sotto tutti i punti di vista. Non si degnano di una risposta concreta su nessuno dei punti, pur importanti, che abbiamo fino ad oggi toccato: forno crematorio, ambiente, zona agricola, sversamenti illeciti, roghi tossici, tecnici abusivi, capannoni che sorgono ovunque, piazze abbandonate, un cimitero devastato… Ma si può andare avanti così???

Già ereditiamo una situazione disastrosa, dal momento che questi signori sono stati abituati a non essere contraddetti, ma adesso siamo caduti nel baratro più assoluto! 

In 10 anni e sei mesi sono stati solo in grado di promettere zone produttive, senza mai dar seguito ad una sola delle promesse fatte! 

Cari concittadini, questa realtà è insostenibile! 
Noi siamo dalla parte di tutti i cittadini onesti, compresi quei coraggiosi imprenditori che cercano di investire sul nostro territorio, ma questo non può avvenire senza una regolamentazione e a tutto discapito della nostra zona agricola e dei nostri contadini!

Noi chiediamo, a gran voce, una volta per tutte, che si faccia il PUC, che siano date le regole per una corretta edificazione nel nostro paese e, soprattutto, per una sana ed equilibrata individuazione di una zona da destinare agli insediamenti produttivi!

Se qualcuno ha ricevuto in termini di promessa elettorale la possibilità di costruire magari “la Fontana di Trevi” e questa fontana non si può realizzare perché siamo privi di un PUC, non è colpa di Uniti per Cambiare, come i due sindaci attuali vogliono far apparire! 
Noi sentiamo tutto il peso del ruolo che gli elettori ci hanno assegnato, ovvero quello di controllare e impedire la prosecuzione silente di questo disastro, di fronte al quale certo non possiamo tacere!

Questo stallo è solo il frutto della loro “sovrana” INCAPACITA’ AMMINISTRATIVA!

Insomma, sediamoci intorno ad una tavola rotonda, in cui TUTTI I CITTADINI possano dare il proprio contributo di idee e di risoluzione di problematiche che il nostro paese vive e SCRIVIAMO questo benedetto P.U.C.

Magari partendo da un giro, FATTO INSIEME, perlustrativo del nostro paese, zona per zona, per conoscerne meglio le criticità e i punti di sofferenza! Solo così potremo realmente capire di cosa abbiamo bisogno! Non certo di capannoni sparsi, concessi a suon di Conferenze di servizi, ma di un piano serio, a vantaggio di tutti, che, però, in primis, allo sviluppo affianchi il rispetto per l’ambiente e l’armonia del nostro assetto territoriale!  Ne va dello sviluppo di questa terra e del futuro delle generazioni che verranno dopo di noi!”

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