Caserta, Teatro Civico 14: Mine di compagnia Vulìe in scena il 2 e 3 aprile

Caserta – Al Teatro Civico 14, Caserta, sabato 2 e domenica 3 aprile lo spettacolo MINE – Conferenza stanca sul melodramma amoroso aprirà gli appuntamenti del cartellone di aprile. Di e con Marina Cioppa e Michele Brasilio, Mine è una produzione Compagnia Vulìe. Lo spettacolo è immerso nel mondo della televisione. 

Il presentatore Gabriele Rossi, col coinvolgimento della dottoressa Benedetta Vizzicari, prova a dimostrare gli effetti dell’amore sugli individui.

Ci sono dei video e dei documentari da mostrare. Ci sono esimi studi da confutare. C’è la pubblicità progresso da mandare in onda. Durante la trasmissione Mine si dimostrerà come e perché il rapporto di coppia sia un melodramma inutile. Il pathos è troppo anche nell’atto sessuale. Senza amore la coppia può esistere con individualità e unicità, soli valori fondamentali per l’essere umano. Fare l’amore fa male, riduce la qualità della vita e pure la lunghezza, a partire dalla quantità di respiri che ci sono concessi e dal numero di battiti ai quali resiste il muscolo cardiaco. 

Oltre a dati puramente scientifici, gli esperti si avvarranno di ipotesi sulla morale da confutare in quella sede, infatti Mine mostra le psicosi nei rapporti attraverso la simulazione di brevi incontri dimostrativi. Lo scopo è quello di confutare che l’atteggiamento corretto è il divieto di cedere alla storia delle farfalle nello stomaco così da permettere di essere realisti e di migliorare il proprio comportamento in ogni campo. 

La trasmissione televisiva ha come obiettivo abbandonare il bigottismo e concedersi all’apertura mentale, perché non c’è bisogno di fare tante storie per farsi una storia. Durante la serata si interpreteranno i conflitti psichici che nascono quando si è in coppia. Si mostrerà come la psiche della persona “normale” non sia poi così distante qualitativamente da quella del paziente psicotico, d’altronde è questo quello che ci insegna Ronald David Laing, padre dell’antipsichiatria, quando dice che “la vita è una malattia a trasmissione sessuale”. Fermarsi prima di dirsi “ti amo” significa preservare la propria vita.

Vulìe è una compagnia under 35 fondata da Michele Brasilio, Marina Cioppa e Stefania Remino. Debutta, nell’aprile 2017 a Ragusa, con Semi- peccato, non esiste più l’amore platonico, 

Nella stagione 2018/19 la compagnia si continua a formare presso il Nuovo Teatro Sanità nell’ambito del corso di formazione Professione Teatro, riconosciuto dal Mibact.

Nella stagione 20/21 Mine- conferenza stanca sul melodramma amoroso debutta al Nuovo Teatro Sanità.

Vulìe è semifinalista al Premio Dante Cappelletti 2020 per il testo Cellophane- damma in un atto e due pubblicità e selezionata Premio scenario 2021 con lo spettacolo Pig Bitch, nonché vincitrice nello stesso anno del Premio Fantasio e del Premio Giuria Giovani Fantasio, con lo spettacolo Filottete.

Vulìe è finalista di BIENNALE COLLEGE-REGISTI UNDER 35 (2021) e al premio Leo De Berardinis (2022) con lo spettacolo Anti Gòne. Nel 2022 il testo Mallatrono scritto da Marina Cioppa e Michele Brasilio è vincitore della menzione speciale di Nuove Sensibilità 2.0.

 

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