Crypto, che cosa sono gli NFT

Mondo – Gli NFT, acronimo di Non-Fungible Token sono dei “certificati digitali” basati sulla tecnologia blockchain volti a identificare in modo univoco, insostituibile e non replicabile la proprietà di un prodotto digitale.

Un insieme di servizi e processi che vengono automatizzati grazie all’ausilio di contratti intelligenti (smart contract) e senza la presenza di intermediari. Si tratta dunque di un nuovo paradigma nella gestione del diritto di proprietà. Acquistare un NFT non comporta l’ottenimento della proprietà dell’opera bensì la possibilità di dimostrare un diritto su quell’opera, attraverso uno smart contract che esegue automaticamente un contratto che viene registrato in modo indelebile sulla blockchain.

Modalità di utilizzo degli NFT

Il processo di tokenizzazione di un bene digitale permette di sostituire dati, beni, diritti con un asset digitale unico. Sono molteplici i settori e gli ambiti di applicazione di questa tecnologia.

  1. Proprietà intellettuale: gli NFT rappresentano un quadro, un brevetto, una canzone o altri diritti di proprietà intellettuale

  2. Gaming: gli NFT diventano oggetti da collezione digitale o gadget utilizzabili nei giochi virtuali

  3. Certificati: gli NFT possono essere utilizzati per verificare l’autenticità dell’identità di una persona o di certificati di nascita, di credenziali accademiche, di licenze o di altro

  4. Documenti finanziari: fatture, bollette, ordini possono essere trasformati in NFT

  5. Real estate: immobili e altre proprietà di valore possono essere tokenizzate per migliorare la liquidità della proprietà o per rendere più veloce il finanziamento

I diritti del possessore di un NFT

Quando un soggetto acquista un NFT entra in possesso di un non-fungible token che rimanda a un bene digitale (un’opera d’arte, una GIF, una canzone…). Diventa però più complicato definire i diritti da un punto di vista giuridico, dato che possono esserci differenze sostanziali tra un NFT e un altro.

Per esempio nel caso di NFT che trasferiscono la proprietà di un’opera, si trasferisce la proprietà della copia dell’opera e non di quella originaria che potrebbe dunque essere oggetto di altre vendite. L’NFT che rappresenta il primo “tweet” di Jack Dorsey, venduto per quasi 3 milioni di dollari, non garantisce al proprietario alcun diritto sul “tweet”.

Fatti salvi accordi giuridici esterni alla blockchain tra Jack Dorsey e la piattaforma che ha ospitato la vendita dell’NFT, l’autore del tweet potrebbe infatti decidere di mettere in vendita lo stesso tweet su un’altra piattaforma concorrente. Alla base degli NFT c’è dunque un meccanismo di fiducia tra autore e compratore che prescinde dalla tecnologia blockchain.

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