Teverola – Eliminare le disuguaglianze create dalle condizioni di natura economica e sanitaria, rimuovere quegli ostacoli che impediscono la partecipazione alla vita sociale del paese é un obbiettivo prioritario di Teverola Sostenibile, in linea con gli obiettivi prefissati dall’Agenda ONU 2030 ovvero attuare azioni concrete, fattibili e sostenibili di contrasto alla povertà alimentare ed economica.
«Nella nostra agenda politica “l’Emporio solidale” (potenziando il Banco Alimentare) è un punto fondamentale ed irrinunciabile da attuare nei primi 100 giorni di amministrazione Fattore – afferma Antonio Zacchia, candidato alla carica di consigliere comunale, attivista e presidente dell’organizzazione di volontarito Sì Teverola – Il progetto prevede la realizzazione di un emporio solidale dove i cittadini in stato di bisogno potranno recarsi per fare la spesa, scegliendo liberamente i prodotti in base alle reali necessità della famiglia».
«L’Emporio solidale – precisa Zacchia – è un servizio di accoglienza e ascolto, delle famiglie che si trovano in condizioni di temporanea indigenza e fragilità, alle quali viene data la possibilità di accedere gratuitamente a beni di prima necessità, tra i quali i beneficiari possono liberamente scegliere in base ai propri gusti ed esigenze in un contesto analogo a quello di un supermercato». Ma come sarà possibile attuare tutto questo?
«Ogni utente – risponde Antonio Zacchia – in base alla composizione del nucleo familiare, verrà fornito di una tessera a punti nominativa, ricaricabile mensilmente; ad ogni prodotto esposto, in luogo degli euro, corrisponderà un valore di acquisto espresso in punti. L’approvvigionamento dei beni avverrà principalmente grazie a collaborazioni con esercizi commerciali locali, attivi nella lotta allo spreco alimentare: aziende agricole, alimentari, panifici e pizzerie della zona per il ritiro dei prodotti invenduti a fine giornata».
«L’emporio della solidarietà – conclude il volontario candidato – intende rappresentare una risposta innovativa, efficace e concreta per contrastare la condizione di disagio socio-economico dei cittadini residenti nel territorio oggetto d’intervento ma soprattutto vuole restituire a queste persone la dignità del fare la spesa, del poter scegliere loro ciò di cui hanno bisogno, del tornare ad essere protagonisti almeno in queste scelte di vita quotidiana».