Gifuni: “Autonomia delle regioni del sud Italia”

Sant’Anastasia – Il Sud Italia al centro di un incontro proposto dal Presidente del Consiglio comunale, Mario Gifuni.

Il Presidente Gifuni, partendo dalla maggior presa di coscienza da parte del popolo delle bellezze del Sud, delle ricchezze dei territori, dei prodotti tipici, delle professionalità, delle piccole e medie imprese, delle tradizioni e cultura, dei beni culturali, ma soprattutto della storia del mezzogiorno, intende iniziare un percorso comune a tutti che porti alla valorizzazione del sud Italia ed all’autonomia delle Regioni, secondo quanto previsto dalla Costituzione. E’ indubbio, infatti, come anche i social riprendono ormai da anni e sono tanti i siti che rimandano alla rilettura della storia antica del Regno di Napoli, che, sia politicamente, sia socialmente, sia stata avvertita in passato e si avverte tuttora una frattura netta fra nord e sud, con profonde differenze e sviluppo tali da far considerare ai più il sud Italia come un fanalino di coda.

“Il sud Italia non è affatto ultimo, non è la palla al piede dell’Italia, anzi è stato sempre, e la storia mi dà ragione, un territorio ricco di fermenti, di idee innovatrici, di cultura, di menti eccelse, di artisti, di pensatori; un paese nel Paese, che ha contribuito e contribuisce alla crescita nazionale, che si afferma in molti campi a livello internazionale, che attira turismo, che sacrifica i propri figli costretti ad emigrare per emergere. Ovunque vado – dice il Presidente del Consiglio, Mario Gifuni – raccolgo il pensiero della gente e trovo una unità di intenti: il sud vuole svegliarsi, vuole affermarsi, vuole dire la sua – ad es. nelle energie rinnovabili, nel turismo, nel fare impresa – e vuole creare opportunità per tutti di lavorare e realizzarsi nella propria terra. Lancio, per questo, l’appello ai Sindaci, ai Presidenti di Consiglio Comunale, ai movimenti, alle associazioni, a coloro che vogliono rendersi partecipi in prima persona di incontrarci a Sant’Anastasia per iniziare a stilare un programma concreto e lanciare un Referendum per l’autonomia delle nostre Regioni.”

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