Legnante: “MO! basta coi trafficanti di consenso, coi manovratori occulti, coi pregiudicati”

Sant’Arpino – Il santarpinese Salvatore Legnante, candidato al consiglio regionale con la Lista Civica Campania MO!, interviene sugli ultimi avvenimenti che stanno scuotendo la cittadina atellana: “Candidarmi in una lista meridionalista come MO! – scrive Legnante – significa per me anche affermare un nuovo modo di fare politica qui al Sud.

Trovo perciò sconcertante, e fuori da ogni principio etico, quanto sta accadendo in questi giorni a Sant’Arpino. Un ex primo cittadino, che tra l’altro sui social network si definisce ancora sindaco, invita a votare per due candidati della lista NCD. Nulla di strano, verrebbe da pensare – continua Legnante – se non fosse che quell’ex primo cittadino è decaduto dalla sua carica perché condannato in via definitiva per un reato GRAVISSIMO, quale il tentativo di induzione alla concussione. Ora si fa fotografare nella sede casertana del partito guidato dal ministro dell’interno, assieme al sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano e ai due succitati candidati, tra cui la nostra concittadina Zullo (figlia dell’attuale facente funzioni Aldo, ndr).” Scrive ancora Legnante: “L’ex primo cittadino tenta disperatamente di affermare ancora il suo potere nel nostro paese, e cerca sponde in una candidata alla prima esperienza in una competizione elettorale. A Katia (Zullo, ndr) io dico di ribellarsi, e di non accettare la ‘longa manus’ dell’ex sindaco sulla sua candidatura. Al di là delle differenti idee politiche, io penso che sia compito comune di chi per la prima volta si confronta con gli elettori affermare un principio di pulizia della politica, in questi anni ridotta allo schifo che conosciamo e che allontana i cittadini dalle istituzioni.”

Legnante si rivolge in prima persona alla Zullo: “Cara Katia, ti invito quindi a dichiarare pubblicamente di non volere l’appoggio di chi ha sporcato in maniera brutale l’immagine e le coscienze civili del nostro paese. Non dare alcun adito a questo ‘trafficante di consenso’ di rimettersi in gioco, e di continuare a dettare legge nel nostro paese. Afferma, assieme a me, assieme ai tanti che non ne possono più di una politica corrotta, sporca, assassina di speranze, che Sant’Arpino non vuole più avere niente a che fare coi ladri di futuro, con amministratori che si sono macchiati di reati tanto gravi. Non renderti in alcun modo ‘complice politica’ di un pregiudicato.” Legnante conclude così il suo intervento: ”Sarebbe rivoluzionario, in un paese in cui le dimissioni irrevocabili vengono revocate dopo riunioni a porte chiuse coi pregiudicati (il riferimento è all’assessore Cinquegrana, che ha dichiarato di aver ritirato le dimissioni dopo l’incontro con Di Santo, scavalcando di fatto il sindaco facente funzioni Aldo Zullo), far capire a questi personaggi che non possono più trovare spazio tra i giovani che si approcciano alla politica. E’ compito nostro tenerli fuori, conquistare spazi di democrazia e politica pulita. Facciamolo, ora, tutti. Dividiamoci sulle idee, su come voler rilanciare i nostri territori, sulle politiche del lavoro, del turismo, della gestione dei beni culturali. Ma affermiamo un principio comune: la Politica, qui, torni ad essere pulita.”

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