Libri da leggere: 29 parole 30 storie di Lorenzo Peluso

Leggere il libro di Lorenzo Peluso è stato come riscoprire parole dimenticate, lasciate li in un cassetto che racchiude ricordi, emozioni, come 29 parole 30 storie.
L’ultimo libro del giornalista salernitano, Lorenzo Peluso, edito da Gagliardi editore, 29 parole 30 storie di vita, racconta storie intime e personali; storie legate al territorio; storie di sensazioni, di esperienze e di dignità. Con la prefazione del giornalista del Corriere del Mezzogiorno Gabriele Bojano e l’introduzione del docente dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”

Ferdinando Longobardi, il nuovo libro di Lorenzo Peluso analizza e riscopre parole di cui spesso facciamo un uso improprio o di cui a volte non consideriamo l’essenza assoluta del significato. Peluso ci invita a riflettere sulle parole quali “essenza del vivere sociale, perché ci offrono l’opportunità del confronto e della condivisione”. Ci invita a non smarrire quelle parole “messe in un cassetto” per l’esigenza di “modernizzare” il nostro linguaggio, e dunque propone di provare a “recuperare la curiosità” dell’uso delle parole, per cercare di dare nuova linfa alla comunicazione e per comprendere quanto di bello c’è nel linguaggio. Ventinove parole associate a storie di vita e ad avvenimenti a cui l’autore ha assistito nel corso della sua vita sia privata che professionale. E così troviamo, ad esempio, l’omaggio alla immensa dedizione di una madre verso i propri figli nel capitolo dedicato alla parola “Fatica”, oppure la ricostruzione dei fatti che hanno interessato il tribunale di Sala Consilina, chiuso nel 2013 e accorpato a quello di Lagonegro, nel capitolo intitolato “Enantiosemia”.

A queste si aggiungono altre 28 storie, di grande interesse e spessore, da leggere tutte d’un fiato, riscoprendo al contempo la straordinaria bellezza delle parole. Ma c’è anche la storia del maestro Franco Mastrogiovanni, narrata nel capitolo “Dignità”, “parola della quale abbiamo del tutto smarrito il significato”, dice l’autore che ha seguito in prima persona, da giornalista, il processo che ne è scaturito e di cui in questo libro ci racconta sensazioni e ricordi di un’esperienza che egli stesso definisce spartiacque nella sua vita professionale.  Un libro che vi consiglio di leggere per la profonda analisi antropologica che ne scaturisce leggendolo.

Collegati al nostro canale whatsapp per restare aggiornato