Micro credito per la manutenzione dei fondi agricoli

Campania – Il coordinamento territoriale Italia Viva Costa d’Amalfi, nella giornata di venerdì 23 febbraio 2024,nell’Auditorium di Villa Rufolo, ha discusso della proposta sul “Micro credito per la manutenzione dei fondi agricoli” con attivisti, simpatizzanti e imprenditori locali, alla presenza del Vice-Sindaco di Ravello, Gianluca Mansi, Raffaele Scala coordinatore di Italia Viva Costa d’Amalfi, Michele Ruocco, relatore della proposta. Ha moderato l’incontro il direttore del Quotidiano della Costiera, Emiliano Amato.

L’incontro è iniziato con un video dell’Assessore all’agricoltura, Nicola Caputo, che ha voluto lasciarci il suo messaggio di saluto e di vicinanza per l’iniziativa, invitandoci a continuare a collaborare con lui per un progetto nuovo in Costiera Amalfitana, dove l’agricoltura possa essere rilanciata con una nuova formula che preveda meno burocrazia e più attenzione al territorio. Il tema dell’agricoltura è tornato centrale alla luce dei recenti eventi che impongono riflessioni e soluzioni alle politiche fin d’ora attuate.

I temi trattati hanno riguardato molti aspetti legati al territorio, facendo un’analisi di contesto per poi dare un’impronta di idea sulla visione di agricoltura per il futuro.
– Il comparto agricolo in Costiera amalfitana vede una situazione delicata a cui tutte le istituzioni, di ogni livello, dovrebbero intervenire con misure mirate affinché si possa invertire il trend di abbandono dei giardini. Questo impone alla politica di impegnarsi a trovare soluzioni adatte tramite un lavoro normativo che tenga fede delle esigenze particolari del territorio costiero.
L’attuale situazione di abbandono ha come conseguenza la scarsa manutenzione del territorio. Un abbandono che vede coinvolta anche la montagna, con la distruzione dei canali dell’acqua piovana che, oggi non sono adeguate per la canalizzazione delle piogge, e che quindi, nel tempo, genera danni al territorio. Pensare l’agricoltura come forma di protezione civile del territorio, intesa come difesa da emergenze equiparate alle alluvioni e terremoti. Quindi dotare l’agricoltura di finanziamenti speciali ed emergenziali dovuti alla fragilità del territorio per limitare anche casi di propagazione di malattie ed incendi.
– Pensare all’agricoltura anche in ottica di lavori pubblici. Il crollo delle macere adiacenti alle principali vie stradali crea danni e disagi alla mobilità, rendendo difficile anche i flussi turistici fondamentali per l’economia del territorio. Recuperare i terrazzamenti come difesa del territorio idrogeologico, come bene ambientale e paesaggistico.
– Immaginare l’agricoltura, carattere identitario del territorio, sostenuta dai fondi legati al turismo. Il mercato turistico della Costiera Amalfitana potrebbe agire da leva per riprendere tutti quei terreni abbandonati per metterli a disposizione di una nuova forma turistica. Ovvero iniziare ad attuare un commercio di prodotti locali tramite le strutture alberghiere e ristorative presenti sul territorio. Cosi da incentivare la ripresa dell’agricoltura e trovare nuove forme di sviluppo e progresso, sia in termini economici che sociali.
– La burocrazia che non agevola. Questa condizione aggrava il lavoro in modo tale da preferire l’abbondo. Ascoltare e proporre idee nuove per i piani paesaggistici dove vengano mantenute le particolarità del territorio coinvolgendo anche i diversi enti preposti alla salvaguardia dei requisiti storico, artistici e paesaggistici. Usare l’agricoltura come argomento per sensibilizzare il parlamento nazionale per predisporre una legge quadro per rendere più chiari gli elementi discrezionali che portano i territori, anche della stessa provincia, ad avere forme di intervento diverse.
Il coordinamento di Italia Viva Costa d’Amalfi si propone una politica programmatica fatta di proposte fattibili e concrete per il territorio senza demagogia e scontro ideologico. Il nostro augurio è che insieme, con le istituzioni locali, regionali e nazionali si possa divenire alla realizzazione di una forma di agricoltura, come quella circolare che ha il suo elemento fondante nell’accoglienza.

La proposta del micro credito prevede una cabina di regia della regione in modo tale da diminuire la burocrazia per i proprietari terrieri che potranno vedersi assegnati dalla Regione beni strumentali per incentivare la ripresa dell’agricoltura in Costiera Amalfitana. Infine, il coordinamento si impegna da subito con i suoi rappresentati in Regione, in particolare con l’Assessore Nicola Caputo per presentare una proposta in tal senso.

È nostra intenzione chiedere che venga fatto uno studio attento in collaborazione con la facoltà di Agraria di Napoli e Salerno sul problema del mal secco e di sperimentare, come avviene in altre realtà, la lotta ai parassiti con l’intento di migliorare la fase di impollinazione naturale, tramite l’assegnazione di alveari dopo aver sostenuto corsi di formazione. Avviare i giovani su questi temi pensando di attivare corsi di formazione atti non solo alla conoscenza del lavoro, ma anche della conoscenza degli strumenti normativi e creditizi, e attività laboratoriali nelle scuole del territorio.mChiediamo inoltre di intervenire sui tanti lavoratori agricoli che con l’utilizzo di animali da soma garantiscono il trasporto di materiale e limone e, che hanno eliminato il triste fenomeno delle formichelle.

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