Mondragone, AMBC: “Ancora senza identità digitale”

Mondragone – In una nota inviata alla nostra redazione, l’AMBC ha dichiarato: “L’Associazione Mondragone Bene Comune ha già ripetutamente affrontato  il tema del divario digitale che interessa il territorio di Mondragone e prossimamente tornerà a considerare la questione relativa alla fibra ottica (banda ultralarga) nei quartieri periferici della Città. Quello del digitale, però, non è solo un tema di infrastrutture fisiche, ma riguarda soprattutto la modalità di erogazione dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione ai cittadini e- in questo- le infrastrutture immateriali (software) possono aiutare molto.

 

<E’ il caso, ha precisato Dario Caprio, di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), ovvero il punto unico di accesso a tutti i servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. Ogni cittadino – dopo aver effettuato un accreditamento presso un provider pubblico o privato – può accedere ai servizi erogati da tutte le Pubbliche Amministrazioni (e ora anche dai privati) con una sola credenziale. Stop, quindi, grazie a SPID, a numerose registrazioni e ad un accumulo seriale di credenziali che il cittadino fatica anche a ricordare. Il combinato disposto tra il CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) ed il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019 predisposto dall’AGID ha stabilito, ha continuato Caprio, che le Pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto implementare SPID in tutti i servizi digitali che richiedono autenticazione, sia quelli già esistenti che quelli di nuova attivazione, entro marzo 2018. Da marzo 2018, quindi, è possibile accedere con un’unica credenziale a tutti i servizi delle Pubbliche Amministrazioni (INPS, Agenzia delle Entrate, Università, ASL, Comune etc)>.

<Purtroppo però, ha continuato il portavoce dell’AMBC, Gianni Pagliaro, i cittadini del Comune di Mondragone a differenza di quelli di altri comuni non possono ad oggi  accedere ai servizi resi in maniera digitale tramite SPID in quanto Pacifico & Co  non hanno ancora implementato tale servizio. Infatti, nella lista delle Amministrazioni che erogano i propri servizi tramite SPID vi sono tanti comuni (anche della provincia di Caserta, come- ad esempio- Casal di Principe), ma non il Comune di Mondragone>. <Basta consultare il sito del Comune di Mondragone- ha incalzato Antonio Taglialatela-  per prendere atto agevolmente che- per esempio- il servizio di refezione scolastica, lo Sportello Unico per l’Edilizia oppure il SUAP non hanno alcuna possibilità di accesso tramite SPID. Per non parlare di altri servizi tipici on-line dei comuni (come quello anagrafico per il rilascio dei certificati) che non sono nemmeno contemplati per il nostro Ente>.

Il Comune di Mondragone avrebbe bisogno di una radicale riorganizzazione e di una profonda modernizzazione. Avrebbe bisogno di <abbandonare la carta>, di semplificare le procedure e di snellire i processi decisionali, di avvicinare le decisioni ai cittadini, di ripensare la partecipazione, di riprogettare la comunicazione, di riconsiderare tutti i servizi e di proporli direttamente online, di procedere concretamente verso la transizione digitale (non basta la nomina della responsabile della transazione), di utilizzare software open source, strutture condivise e servizi in cloud, di pubblicare tutti i documenti pubblici del Comune in modo chiaro, semplice e accessibile e mettere a disposizione  dei cittadini i dati aperti (open data) ecc.. E, invece, siamo costretti ad assistere ad un  remake di Totò Truffa, con la nostra spiaggia al posto della fontana di Trevi, senza la genialità comica del principe de Curtis e con la tragica farsa di politicanti allo sbaraglio”.

 

 

 

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