Mondragone, ‘La Città al centro’: “Il Primo cittadino in disparte”

Mondragone – In una nota inviata alla nostra redazione, ‘La Città al centro’ ha dichiarato: “Mondragone, il 6° comune più popoloso della provincia di Caserta, che dovrebbe essere centro di riferimento per i comuni che lo circondano, situato in una fertile pianura, vicino a una splendida costa e ai piedi di una collina che lo difende dai venti provenienti dall’interno, un posto bellissimo, amministrato da un Sindaco fantasma.

In una fase storica che dal dopoguerra non si è mai verificata, e che speriamo non si verifichi mai più, Ia nostra Città è senza comando e senza controllo amministrativo.

In tutti i comuni del circondario i sindaci sono tutti in prima fila. Comunicano ai propri concittadini attraverso dirette Facebook, comunicati stampa, post sui social, le notizie che riguardano la propria Città: presentano le iniziative a sostegno delle fasce più svantaggiate della popolazione; si danno da fare per il recupero dei materiali per la sicurezza dei cittadini; coordinano gli interventi della protezione civile; informano la cittadinanza sulla salute e sui numeri dei contagiati. 
Molti di questi sindaci non sono medici.

Il nostro Sindaco, anche se è evanescente e si meriterebbe la lettera minuscola ma rispettiamo il ruolo istituzionale dello stesso, nonostante sia un medico, non si vede e non si sente.

Dice, attraverso un comunicato stampa uscito a distanza di 20 giorni dall’inizio dei primi DPCM e dopo che sono iniziate le lamentele dei cittadini che si sentono abbandonati, che lui, il Sindaco, “…intende continuare con lo stile sobrio…”. Prosegue asserendo che la ” …comunità…ha dimostrato di volersi impegnare seriamente, che fa il massimo per rispettare le regole che ci sono richieste…” e noi chiediamo al Sindaco Pacifico o chi per esso: queste regole valgono per tutti?
Se la risposta è affermativa, come crediamo che sia, perché non denuncia, in qualità di Primo Cittadino e massima autorità di pubblica sicurezza, i consiglieri comunali che vanno in giro a farsi vedere e a consegnare merce senza autorizzazione? Vuole i nomi? Li conosce benissimo.

Perché non denuncia il consigliere regionale che fa la stessa cosa senza essere autorizzato?

Perché non denuncia i vari personaggi che si sostituiscono alla protezione civile, sulla quale ci sarebbe da discutere ma che ringraziamo e ai quali facciamo un plauso per l’intenso lavoro che stanno facendo, insieme ai volontari della CRI?

Perché non denuncia coloro i quali si inventano un ruolo di “distributori di pacchi”  che nessuno ha dato loro e che rischiano, con la loro improvvisazione, di essere portatori di contagio?  

Ci risponda, se è in grado di farlo, oppure lo chieda ai suoi burattinai e lo ripeta a noi come ormai, purtroppo, ci ha abituato da subito”.

Collegati al nostro canale whatsapp per restare aggiornato