Spettacolo teatrale dell’Istituto Santagata e il Fermi di Aversa

Gricignano di Aversa – In una sala,  messa a disposizione dal Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo statale “F. Santagata” di Gricignano di Aversa, prof. Gennaro Caiazzo, alla presenza di un foltissimo pubblico, della stessa  Dirigente del “Fermi” di Aversa, prof.ssa Adriana Mincione, di  molti docenti e altri Dirigenti scolastici, il gruppo teatrale  del Liceo scientifico“ S’Accumencia Accussi”, ben diretto dai docenti referenti del progetto, Stefano Ciardulli e Giulia Ciccarelli,   a conclusione di un impegnativo percorso  ma ricco di tantissime soddisfazioni, ha rappresentato, con straordinario successo di critica e pubblico, una commedia originale dal titolo “I Ragazzi di via Fermi”,  con espliciti riferimenti a Via Panisferna, sede del Regio Istituto di Fisica di Roma degli anni Trenta del secolo scorso.

Si è trattato di un testo di carattere scientifico,il  cui il primo atto elaborato dai due  docentisuindicati, partendo da un approfondito studio di testi di natura scientifica, filmati, materiali e documenti specifici, relativi alla tematica dell’era nucleare e la  nascita della bomba atomica, allo scienziato Enrico Fermi; il secondo, scritto daun alunno del Liceo, Angelo Noviello, molto diverso dal primo,  in quanto ha dato spazio alle gravi  problematiche di inquinamento ambientale del nostro territorio e la pericolosità delle forze malavitose. Nella parte seconda, con una forte commozione negli spettatori, il gruppo studentesco ha paragonatole radiazioni della bomba atomica  alle radiazioni dei rifiuti tossici , interrati nei campi di tantissimi Comuni delle province di Napoli e Caserta, evidenziando la pericolosa commistione di responsabilità di forze criminali e malavitose, da un lato, e operatori economici, forze politiche e sociali e funzionari corrotti, dall’altro.I due atti dello spettacolo,  sebbene apparentemente  siano molto diversi fra loro,  in realtà stretti da un forte legame,hanno inteso descrivere  alcune  tematiche essenziali della società del Terzo Millennio. Nella prima parte, grazie anche alla bravura  e competenze di tutti i protagonisti, alle abilità linguistico-espressive dei due narratori,  e, soprattutto, agli applauditissimi monologhi  teatrali di Cesarina  (resi ancora più interessanti perché dal romano trasformati in dialetto napoletano!),  si descrivono certamente alcuni dei momenti più significativi della storia del  Novecento,  quali il progresso scientifico, l’uso dell’energia nucleare, la crisi di coscienza degli scienziati, le leggi razziali  e l’inizio dell’antisemitismo fascista.Cesarina, anzi Cesarina Marani, negli anni Trenta, era l’umile  donna delle pulizie nel Regio istituto  di Fisica dell’Università di Roma; e, secondo recenti ricerche, condotte su documenti d’archivio e testimonianze,proprio grazie ai secchi d’acqua da lei nascosti sotto il tavolo dove Fermi e gli altri giovani fisici del suo laboratorio facevano gli esperimenti, i  giovani scienziati di via Panisperna sarebbero arrivati all’importante scoperta della fissione nucleare. Lo spettacolo ha senza dubbio offertoall’attento spettatoreuna divertente ma concreta opportunità di approfondire alcuni concetti chiave del periodo interessato, quali la radioattività e la scoperta di un energia destinata a cambiare la storia dell’umanità; il rallentamento dei neutroni, la reazione a catena e quindi la pila atomica con l’inizio dell’era nucleare; Los Alamos,  la cittàsegreta  americana, dove venne realizzata la bomba atomica, poi tristemente nota  per i devastanti effetti sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, a conclusione del secondo conflitto mondiale nell’estate del 1945.La bella rappresentazione è stata intervallata da stacchi musicali, curati dall’ex-allievo del Liceo “Fermi”, Vincenzo Marrone,  e dall’ interpretazione di alcune canzoni di Pino Daniele e Enzo Avitabile,  dalla studentessa Elvira Gisonde.

Proprio sulle note delle canzoni “Abbi pietà di noi” e di “La vita è sacra e va rispettata” si conclude la rappresentazione, attraversol’esposizione di sacchetti   di  rifiuti, rispettivamente di colore bianco e nero,da cui fuoriescono palloncini di colore bianco e nero,  che hanno inteso raffigurare la vita e la morte,  come anche i palloncini di colore rosa e celeste, che hanno volutoconcretamente raccontare la morte de bambini nella “Terra dei fuochi” sulle note di “Tutt’egual song’‘e  criature”  di Avitabile.L’interessante percorso progettuale, inserito nel POF Triennale di Istituto nel quadro dell’ampliamento dell’offerta formativa, durante l’anno scolastico, ha visto la viva partecipazione di 19 appassionati alunni, di cui  4 del biennio,  i quali, sotto la  sapiente regia dei docenti Ciardulli e Ciccarelli, si sono impegnati  con notevole entusiasmo e viva partecipazione, rendendosi poi protagonisti di uno spettacolo molto avvincente e, nel contempo, impregnato di forme di vera professionalità, alla luce dei  brillanti risultati conseguiti. Al termine della “performance”si sono innalzatele  meritatissime espressioni di felicitazioni e complimenti  per l’emozionante esperienza  vissuta per tutti i partecipanti: i bravissimi studenti, i docenti, Ciccarelli e Ciardulli, la  Dirigente scolastica,  AdrianaMincione.

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