Terme di Castellammare di Stabia: la storia nel degrado [VIDEO]

Castellammare di Stabia – Il Comitato nasce come organizzazione no-profit  per sollecitare gli Enti competenti a riaprire all’uso pubblico il Bene Comune delle Terme di Stabia, da troppo tempo negate alla fruizione dei legittimi utenti di Castellammare di Stabia ed a tutti i ai Cittadini della Regione e dell’Italia i quali hanno apprezzato da secoli le qualità salutari delle sorgenti, usufruendo inoltre delle cure idropiniche ed idrotermali nella salubrità dei parchi annessi agli stabilimenti termali.

Le Terme di Stabia sono un PATRIMONIO CULTURALE in quanto IDENTITARIE della città delle acque, con le sorgenti apprezzate fin dall’antichità e conosciute e studiate da più di 150 anni. I parchi delle Terme di Stabia sono spazi verdi e polmoni di aria per la città, sconosciuti alle nuove generazioni e negati a tutti quelli che ne ricordano lo splendore.

Il comitato ai nostri microfoni: “CHIEDIAMO perciò di procedere al riassetto di tutta la problematica delle sorgenti e degli impianti delle Terme di Stabia iniziando da subito a riaprirne al pubblico gli spazi verdi.

CHIEDIAMO ai cittadini insieme a noi DI DIRE NO ALLA CHIUSURA ED ALL’ABBANDONO aderendo ad un’azione partecipata per risolvere questa emergenza che si trascina da decenni. Incontri e dialoghi chiariranno lo scopo di questa iniziativa, promuovendo ad ogni livello la conoscenza di questo patrimonio dissipato. IL COMITATO TERME DI STABIA sarà animatore di questa azione incontrando la Città, i Bambini, i Giovani, le Scuole, le Associazioni, gli Enti e le Istituzioni.

PER PRESENTARCI AD UN PIÙ LARGO NUMERO DI INTERESSATI ORGANIZZIAMO UNA CONFERENZA STAMPA, DOPO AVER INCONTRATO GLI ONOREVOLI ELETTI NELLA CIRCOSCRIZIONE STABIESE, ALLA QUALE VI INVITIAMO PER MARTEDI’ 29 MARZO 2022 ALLE ORE 11.30 PRESSO LA SALA DELLA BIBLIOTECA DEL GESÙ ALLA CALATA GESÙ (TRAVERSA PADIGLIONE DEL GESÙ DA VIA BONITO).”

Edificate nel lontano 1836, le terme di Castellammare di Stabia rappresentano uno dei più importanti punti di riferimento culturali dell’intera regione e una delle mete più ambite della Penisola, in virtù di una raccolta di differenti tipi di acque minerali che consentono la risoluzione di un ampio spettro di patologie e malesseri.

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