DSA, il coraggio di vedere prima: Napoli avvia il progetto di screening nelle scuole primarie

Napoli – Alle ore 13:00 del 15 aprile, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, presentato un progetto che segna un passo importante nella direzione della prevenzione e dell’inclusione scolastica: uno screening dedicato ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), rivolto agli alunni delle scuole primarie del territorio cittadino.

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L’iniziativa, fortemente voluta e promossa dalla sezione napoletana dell’Associazione Italiana Dislessia, porta la firma della logopedista Giovanna Gaeta, presidente della sezione locale dell’associazione, in sinergia con l’assessora all’Istruzione e alle Famiglie, Maura Striano, e con il presidente della Commissione Politiche sociali del Consiglio comunale, Massimo Cilenti.

Il cuore del progetto pulsa nella formazione degli insegnanti delle classi seconde: a loro saranno forniti strumenti concreti per somministrare test collettivi capaci di intercettare in modo precoce i segnali di difficoltà legati ai DSA. Un intervento strutturato, pensato per tradursi in un vantaggio decisivo per gli alunni e le alunne, che spesso vivono in silenzio le proprie fatiche cognitive, invisibili agli occhi ma profondamente impattanti nella quotidianità scolastica.

A rendere ancora più evidente il valore di un intervento tempestivo è la testimonianza di uno studente universitario con DSA, presente all’incontro. La sua voce, carica di esperienza e consapevolezza, ha incarnato il senso profondo di un progetto che non si limita alla diagnosi, ma punta alla costruzione di percorsi di crescita autentici, fondati sulla comprensione e sul supporto.

All’evento hanno preso parte anche i membri della Commissione consiliare Politiche sociali e la presidente della Prima Municipalità, Giovanna Mazzone, a conferma di un impegno condiviso che attraversa le istituzioni e si radica nella comunità.

Con questo progetto, la città di Napoli sceglie di riconoscere l’importanza della prevenzione, e lo fa con una visione lucida e coraggiosa: perché cogliere in tempo una difficoltà significa spesso salvare un’opportunità. E la scuola, quando si fa sentinella attenta del talento e della fragilità, diventa davvero il primo luogo della cittadinanza.