Il Vangelo come luce nuova: Spinillo commenta la Quinta Domenica di Pasqua

Il Vescovo di Aversa riflette sul senso della fede come apertura all’amore evangelico. Un invito a superare l’indifferenza per vivere una Pasqua permanente.

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Aversa – «Il Signore apre a tutti la porta della fede»: è questo il fulcro del commento che Monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, dedica alla Quinta Domenica di Pasqua, datata 18 maggio 2025. Una riflessione, diffusa attraverso i canali ufficiali della diocesi e disponibile integralmente su YouTube, che si muove sulle orme degli Atti degli Apostoli e della grande eredità del comandamento nuovo di Gesù.

Spinillo collega l’attualità liturgica a uno dei momenti più significativi della recente storia della Chiesa: l’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI e ripreso da Papa Francesco, nel quale i fedeli furono invitati a “varcare la porta della fede”. Proprio in questa immagine si riconosce, oggi come allora, il senso profondo dell’annuncio evangelico.

Il vescovo ricorda come la prima diffusione del cristianesimo avvenne nonostante – o forse grazie a – un tempo di persecuzione. Paolo e Barnaba, tornando ad Antiochia, raccontarono con entusiasmo che anche ai pagani era stata aperta quella stessa porta.

Quella porta – spiega Spinillo – è il simbolo dell’ingresso in un modo nuovo di vivere, lontano dalle logiche del paganesimo moderno: consumismo, indifferenza, egoismo. Al contrario, chi varca quella soglia accoglie l’invito di Cristo: «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34).

Nel cammino sinodale della Chiesa e in vista del Giubileo 2025, la riflessione di Spinillo è un invito ad assumere la legge dell’amore come fondamento della vita quotidiana, nella piena comunione con Dio e con l’umanità.