Kabul, la storia a marcia indietro: guardia sempre alta

Editoriale – Un vero passo indietro,  l’Afghanistan negli anni 70 era una meta turistica per tanti europei, oggi è ormai è irriconoscibile. Si ritorna al Medioevo? Forse!

L’Afghanistan era una terra culturalmente vivace e piena di opportunità. Edifici moderni, tecnologia e istruzione arricchivano un paesaggio arido nel quale le donne indossavano gonne, guidavano, ascoltavano musica liberamente e frequentavano l’università… e poi cosa è successo?

“Mezzo secolo fa, le donne afghane perseguivano una carriera nel campo della medicina, uomini e donne si mescolavano nei teatri e nei campus universitari di Kabul; fabbriche suburbane producevano tessuti e altri prodotti di serie. C’era una tradizione di legge e di ordine e un governo in grado di portare avanti grandi progetti infrastrutturali nazionali, come la costruzione di impianti idroelettrici e strade.

La gente comune aveva un senso di speranza, la convinzione che l’educazione avrebbe potuto offrire opportunità a tutti e che si prospettava un brillante futuro. Tutto ciò è stato distrutto da tre decenni di guerra.”

Indietro tutta”, questo potrebbe essere il motto oggi per definire la situazione che si e creata in Afghanistan. I talebani ormai hanno preso possesso di tutta la nazione, la paura di ritornare a 20 anni fa è troppa.

La storia deve essere  da monito per  tutti, le conquiste fatte, vanno continuamente alimentate mai abbassare la guardia, anche la nostra democrazia conquistata con anni di sacrifici, non è da ritenere consolidata, non commettiamo mai questo errore ” la guardia sempre alta mi raccomando…..”

Collegati al nostro canale whatsapp per restare aggiornato