Quarto, Capuozzo: “Una confusione che porta il paese al dissesto”

Quarto – In una nota inviata alla nostra redazione, Rosa Capuozzo dichiara: “Nella giornata del 7 maggio 2019, è andato in scena l’ennesima farsa dell’amministrazione Sabino. Nel Consiglio Comunale del 7 maggio, l’Amministrazione “prende atto” dello stato di dissesto dell’ente. Le anomalie di questa Amministrazione sono tante.

Nella giornata del  6 maggio 2019 in una intervista televisiva abbiamo notato una preoccupante confusione da parte del Sindaco Sabino. Il Sindaco dichiara di non approvare il dissesto ma bensì di “prendere atto” della relazione del Capo Settore alle finanze. Dire che prenderà atto vuol dire sminuire la sua funzione di Sindaco, perché se il consiglio comunale deve limitarsi alle sole funzioni di “prese d’atto” tanto vale tenersi i Commissari.

La confusione si palesa anche quando il Sindaco dichiara che farà costituire l’Ente come parte civile nei processi contro il malaffare, però in un processo così importante come quello di ieri, che vedeva me e altri cittadini coinvolti come parte lesa, il Sindaco Sabino ha deciso di non costituirsi, dimostrazione questa che quando vuole sa scegliere, solo quando non vuole prendersi responsabilità si giustifica definendo le sue azioni, “prese d’atto”. La sua confusione, è ormai talmente predominante, che coinvolge l’intera amministrazione. Nello stesso stato confusionale, vive anche il Presidente del Consiglio, che anche questa volta non include nell’ordine del giorno una mia mozione per prossimo consiglio già convocato. Mozione strettamente legata allo stato di dissesto da loro dichiarato, una mozione che chiede il taglio delle indennità del Sindaco e dell’intera Giunta. Visto che chiedete col dissesto sacrifici a noi tutti cittadini ed agli imprenditori che vantano crediti, è giusto che cominciate a farli anche voi, tagliandovi gli stipendi del 40%. Anche in questo caso, la confusione sembra una scelta. Inoltre abbiamo chiesto al Segretario Generale del Comune di Quarto, di mettere a verbale la seguente dichiarazione:

In via preliminare, contesto l’illegittimità assoluta della convocazione del Presente Consiglio Comunale, nonché il consiglio comunale stesso, il quale risulta privo di ogni funzione istituzionale. Atteso, che lo stesso deve considerarsi, a tutti gli effetti di legge, del tutto delegittimato a legiferare, nonché a compiere qualsivoglia attività ad esso deferita. In particolare, decorso il termine ultimo per la proposizione del relativo bilancio senza che lo stesso sia stato posto in essere, deve considerarsi valevole, l’ipotesi di scioglimento obbligatorio dell’assise oggi illegittimamente convocata. Chiedo pertanto, che il segretario voglia annotare e verbalizzare la presente dichiarazione, e adottare tutti i provvedimenti ritenuti opportuni al fine di far rispettare le normative de quo. Nel contempo, invito il Presidente del Consiglio a sciogliere la presente assemblea e rimettere gli atti al prefetto ed al Ministero per l’adozione degli atti consequenziali. Invito altresì, tutti i consiglieri presenti a prestare la massima attenzione a quanto rappresentato ed ha riconoscere l’avvenuta caducazione dell’assise e quindi a non svolgere funzione alcuna, per evitare di incorrere in evidenti responsabilità penali e civili.

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