Roberto Lasco,docente dell’Istituto ‘Falco’ vince il premio sez. Poesia del Concorso Internazionale “Antonio De Curtis , Totò”

Marcianise – Roberto Lasco, 50 anni, marcianisano che vive a Capua, docente di Lettere all’ I.T. Settore tecnologico “G.C. Falco ” di Capua, ha vinto il primo premio sez. Poesia della XX edizione del Concorso Internazionale “Antonio De Curtis , Totò”. Il premio è stato consegnato il giorno, 3 maggio 2017, a Roma presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, in Via  Campo di Marzio, 78.

Nelle motivazioni del premio  la Presidente della Giuria, Elena Mancusi Anziano scrive: “Roberto Lasco, nelle sue composizioni si segnala per un passo personale e originale. Il percorso poetico e segnato da un linguaggio scavato e la parola, a tratti, possiede una durezza quasi calcarea quando descrive i molteplici aspetti nei quali la realtà si manifesta. Prevale, nelle sue rime, un senso autentico del male del vivere, la vertigine e la paura che affondano le radici nelle regioni più segrete della vita e nell’irreparabilità  del tempo che fugge. Non mancano, tuttavia, accensioni improvvise, momenti di maggiore intensità espresse nell‘esaltazione della figura femminile e nel desiderio di squarciare il velo della conoscenza per raggiungete la verità ed approdare “sull‘altra parte della collina fiorita”.

Roberto Lasco è autore della raccolta poetica “Frammenti lirici”, frutto del desiderio più profondo di far rinascere la poesia a guisa di “Araba Fenice”. Una novità in una società contemporanea globale troppo presa da una comunicazione sincopata e paralinguistica, spesso, priva di qualsiasi reale sostanza. Un modo anche per avvicinare i giovani, che ormai sono schiavi della tecnologia. Un libro di 86 pagine, tutte dedicate alla poesia, l’arte ormai che nel tempo va a scemare ma che Roberto Lasco vuol far rivivere a tutti.  Dunque, si realizzerà una rinascita valoriale che partirà da una comunicazione linguistica efficace ed efficiente, mai paralinguistica e sincopata, che utilizzerà le nuove tecnologie e la multimedialità, senza mai esagerare.

Pertanto, nella Scuola italiana, la didattica della poesia attraverso metodologie e strumenti innovativi dovrà creare spazi di proprietà del gruppo, ossia aule laboratorio, offrendo l’opportunità al docente di assumere per gli studenti il carattere di regista e facilitatore degli apprendimenti.

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