Scoperta rete di sfruttamento lavorativo

Sessa Aurunca –  i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta hanno dato esecuzione ad ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con la quale è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Caserta a carico clandestina ai danni di dieci lavoratori extracomunitari, privi del permesso di soggiorno, impiegati su fondi agricoli ubicati nei comuni di Cellole e Sessa Aurunca.

Le indagini hanno avuto inizio quando, nell’ambito di vigilanza straordinaria task-force progetto •Su.Pr.Eme,’ i Carabinieri individuarono dieci lavoratori extracomunitari intenti alla raccolta di ortaggi. Le particolari condizioni di lavoro constatate durante il controllo davano abbrivio ad immediati approfondimenti da parte dei militari dell’Arma i quali accertarono che i braccianti agricoli erano sottoposti dai datori di lavoro a patire gravose ed avvilenti condizioni di impiego giacché, privi di un regolare contratto di assunzione, venivano impiegati nella coltivazione e nella raccolta di pomodori per oltre 11 ore di lavoro giomaliero, con paghe che oscillavano tra i 30 ed i 40 euro al giorno, lavoravano per l’intera settimana ed erano sottoposti anche a violenze fisiche.

L’efferatezza delle violenze trova la sua esplicazione in taluni episodi; un immigrato, “reo” di essersi seduto a terra per riposarsi, veniva attinto con una cinghia da uno degli indagati; in un altro caso, un lavoratore che aveva avuto un malore, anziché essere trasportato in ospedale, veniva riaccompagnato a casa sua senza ricevere cure mediche.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e i destinatari dei provvedimenti cautelari sono da ritenersi innocenti fino alla sentenza definitiva, le misure cautelari sono state adottate senza il contraddittorio con le parti e le difese, e il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

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