Torniamo a scuola con fiducia, gli esagoni delle regole per “disinnescare” il Covid-19

Campania – “A scuola con fiducia, disinneschiamo il Covid 19”. E allora consigli pratici come usare mascherina e parlare a distanza, ascoltarequanto detto gli insegnanti, fare molta attenzione alla condivisione di penne e matite. 

Socializzare a scuola al tempo del Covid-19 non sarà facile ma il ritorno tra i banchi è una tappa necessaria per riconquistare la normalità della vita. Ed è per questo motivo che, in sinergia con le scuole, la Cooperativa Sociale Eco onlus ha lanciato una campagna social ideando degli esagoni delle buone regole da distribuire a scuole ed alunni nei quali si leggono, accanto a consigli classici come l’utilizzo dei fazzoletti monouso, oppure il non utilizzare il telefono di amici e conoscenti, regole specifiche per il ritorno in classe.

“L’emozione di tornare a scuola è sempre la stessa: profuma di nuovo, come i quaderni e lo zaino, a 3 anni come a 18. Anni in cui si sperimenta la “vita in comune”, il confronto e l’ascolto. Non puro apprendimento, ma vita che insegna a crescere – è il senso pedagogico della campagna riassunto dalla presidentessa della Cooperativa Sociale Eco onlus Sofia Flaùto – Tanto più in un momento storico come quello attuale, in cui rischiamo di lasciare che ansie e paure prendano il sopravvento. Per mesi ci siamo detti “tutto andrà bene”, ecco, adesso è tempo di dare sostanza a questa frase. Ciò, è ovvio, non vuol dire che le difficoltà oggettive spariranno all’improvviso, che tutto sarà risolto al suono della prima campanella, ma significa mettere al centro i protagonisti della scuola, allievi e insegnanti, e fidarsi della loro quotidianità. Significa scegliere quali emozioni, che un giorno saranno ricordi, far sedimentare nei cuori e nelle teste dei ragazzi. Gli adulti di domani vanno preparati alla vita nella consapevolezza di chi sono oggi e cosa stanno vivendo, ma anche incoraggiati a proiettarsi in un futuro rassicurante, in cui forse bisognerà mantenere la distanza fisica ma non sociale. È questa allora la nuova sfida della scuola: costruire relazioni di vicinanza e nuove forme di affettività, dove il calore dei sentimenti può filtrare attraverso la voce, gli occhi, l’udito”.

 Occhi, tanti occhi sopra le mascherine, quelli che stanno colpendo i nostri ragazzi. ” Accompagneremo i nostri figli a scuola, li lasceremo fuori, lontano ma liberi in distanza di sicurezza. Ci sarà gioia nel rincontrarsi dopo l’ennesima estate che passa, ma potranno leggerla solo negli occhi lasciati scoperti dalle mascherine. In classe, si racconterà di come sia trascorso il tempo di vacanza, si farà lezione, si farà merenda e sarà diverso, nuovo, ma insegnare, imparare, sarà lo stesso. Non dimentichiamo che i cambiamenti sono trasformazioni che: con la passione, la forza, la tenacia e la professionalità di tutto il personale scolastico – e la costante guida delle famiglie – diventano evoluzione. Diventano occasione di miglioramento nell’adeguarsi a piccole semplici regole: con un vademecum per disinnescare il virus e vincere questa sfida!” 

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