Trentola Ducenta, Pesce: “Calunnie e diffamazioni, i fatti parlano”

Trentola Ducenta – In una nota inviata alla nostra redazione, il consigliere Giuseppe Pesce dichiara: “Tante, forse troppe volte sono rimasto in silenzio fino ad ora, cercando di non dar peso a questi teatrini inscenati da pseudo moralisti, pseudo politici e soprattutto pseudo giornalisti!

Dopo l’articolo reso pubblico poche ore fa da ad opera di un “giornalista” poco informato o molto pilotato, vedo doverosa una mia risposta alle accuse rivolte alla mia persona e al buon nome della mia famiglia. Nell’articolo più precisamente si parla di dichiarazioni di un pentito, inerenti al periodo in cui a capo della macchina amministrativa c’era l’ex sindaco Nicola Pagano. Ebbene… è pur vero che fra il sottoscritto e il Sign. Pagano vi è un rapporto di parentela, ed è altrettanto vero che durante la sua candidatura a sindaco ho fornito il mio appoggio a quest’ultimo (proprio in virtù della parentela esistente). Ciò che proprio però non riesco a capire, è come si possa tirare in ballo il mio nome citando vicende giudiziarie inerenti quell’amministrazione e soprattutto quale sia il nesso per collegare me alle scelte personali e politiche adottate all’epoca da Pagano. Mi preme inoltre fare chiarezza su un altro punto cruciale della vicenda; fra le altre, viene sostenuta la tesi che lo stesso Pagano sia stato mio “sponsor” nel corso delle elezioni amministrative dello scorso Giugno, e proprio grazie a questo “provvidenziale” aiuto io sia riuscito a ricoprire l’attuale carica di consigliere comunale…

Beh mi dispiace deluderVi, ma le mie 284 preferenze sono frutto di una vita spesa sul territorio e del mio quotidiano e costante rapporto con i mie concittadini (a differenza di altri che compaiono per le strade solo nei periodi elettorali); invito inoltre lo scribacchino autore dell’articolo a documentarsi meglio o quanto meno a trovare fonti più attendibili. Un’ultima precisazione mi preme farla. Accostare il mio nome ad affari fraudolenti e ad un qualsiasi mio collegamento ad azioni illegali è del tutto illegittimo. Detto ciò mi riservo di procedere per vie legali contro chiunque cerca di infangare il mio nome con calunnie e diffamazioni”.

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