Caserta – Spreco. Ogni giorno le tv, i giornali e la satira ci parla di sprechi e di spending review. Gli italiani nonostante la crisi pare abbiano ancora risparmiato e messo i soldi da parte. Purtroppo,su dieci risparmiatori ci sono due grandi spreconi, soprattutto di soldi non propri ma del popolo e dei cittadini. Anche nella nostra città, se ci guardiamo intorno ovunque ci sono sprechi e negligenza che vanno a braccetto, rimpinguendo le tasche di pochi ed impoverendo i più.
Basta andare in via Caduti sul Lavoro al civico 36/38 per rendersi conto della magnitudo dello spreco. Al suddetto civico, in un condominio molto signorile e vicinissimo alla sede della succursale 3, sussiste a tutt’oggi la sede dell’ufficio business di Poste Italiane, già in disuso dal 20 luglio 2015 (come si evince da una locandina esposta) ma tutt’ora presente nel bilancio in uscita di poste italiane che ne paga ancora il pigione e la corrente elettrica (con illuminazione perennemente attiva).
L’ufficio, messo su in pompa magna meno di 5 anni fa, come sede delle imprese, dei commercianti e dei vari studi mostrò subito delle pecche negli orari di apertura al pubblico e nei servizi. Oggi l’ufficio business è rientrato laddove era nato presso la sede postale di Caserta centro in via Redentore e dove spesso uno sportello riservato serve l’apposita clientela business. Quel fitto, non poco salato, quei lavori commissionati a vuoto e la corrente elettrica ancora accesa sarebbe il caso di farla pagarea chi ha architettato tutto ciò ed a chi lo ha fortemente approvato e sostenuto.
Basterebbe un vero esempio ed un vero addebito a chi ha sbagliato, per far cambiare (forse) le cose. Si creano uffici inutili, si chiudono uffici validi (Sala di Caserta), si frammentano i servizi, si pongono gli utenti sempre più in difficoltà e a quelli coriacei che ancora resistono, quando si avvicinano allo sportello gli si propina di tutto: dalla SIM per il telefono all’assicurazione con rientro gratuito della salma, in caso di morte in terra straniera. Basterebbe poco per capire che i soldi non ci sono, che dopo il primo del mese gli utenti evitano di uscire per difendere i pochi spiccioli avanzati dopo il pagamento delle bollette a volte ampiamente scadute.
