Teverola, l’opposizione: “la città vive una situazione amministrativa imbarazzante”

Teverola – Il gruppo Teverola Città fertile guidata da Dario Di Matteo in una nota inviata alla nostra redazione e scritta da  Maurizio Di Chiara, Lorenzo Picca e Dario Di Matteo dichiarano: “Da oltre un mese fermi su un cambio di Giunta comunale e soprattutto su come far quadrare i numeri e mantenersi la poltrona, o forse, vista l’autonomia dimostrata, sarebbe il caso di dire il “seggiolone”.

Si potrebbe dire che la vicenda rientri nella normale dialettica politica ma non è così e questo si intuisce dagli errori clamorosi di questi giorni. Figurarsi che il sindaco “facente finzione” ha dimenticato perfino di indire la procedura per il responsabile dell’ufficio tecnico. Nonostante ci sia una figura di categoria “D” nella persona del valente arch. De Rosa, ad oggi, il comune di Teverola non ha una figura di capo U.T.C. con la conseguenza che i cittadini vengono rimandati indietro anche per un semplice certificato di destinazione urbanistica. 

La questione cogente è la mancanza di progettualità per partecipare ai fondi del PNRR. Il comune rischia di non beneficiare di soldi per la realizzazione di opere pubbliche strutturali ed essenziali. Comprendiamo che l’attenzione del “facente finzione” è più orientata sulla materia urbanistica ed “ambientale” ma adesso si rischia di fare danni seri alla comunità teverolese.

Al netto dell’impegno di qualche ex assessore che almeno ha tentato di salvare la “faccia” dell’amministrazione, per il resto sono stati due anni e mezzo di imbarazzante disastro amministrativo. Il “facente finzione” ostaggio di manovre di palazzo, segue le strategie del suo mentore, abbandona i compagni di viaggio che hanno creduto in lui e gli hanno permesso di ricoprire un ruolo di vertice e di fatto cambia l’assetto dell’amministrazione comunale. La domanda sorge spontanea: in cambio di cosa?

Intanto, il nostro gruppo consiliare ha convocato una commissione per capire lo stato avanzamento lavori di un progetto del 2018 per un valore di circa € 350.000,00 su un bene confiscato alla criminalità organizzata. Vigileremo affinchè non si dica mai che i tempi sono buoi perché abbiamo taciuto!”.

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