Suicida a 26 anni per bullismo, genitori chiedono giustizia

Borgo d’Ale – Non ce l’ha fatta a vincere gli attacchi di bullismo che lo vedevano costantemente coinvolto.

Ha deciso di togliersi la vita Andrea Natali, 26 anni di Borgo d’Ale, che si è impiccato nella sua camera da letto nella giornata di ieri. L’azione dei bulli avrebbe cavalcato l’onda di numerose vessazioni sul luogo di lavoro, filmati poi postati sui social e ritenuti così ingiuriosi dal suicida da indurlo a denunciare gli autori alla polizia postale.

La Procura di Vercelli ha proceduto all’apertura di un nuovo fascicolo, senza, per ora, includere alcun indagato. Sarà il procuratore Ezio Domenico Basso a fare chiarezza sul caso, mentre il padre della vittima esterna tutto il dolore: “Me l’avete ucciso, avete ucciso voi il mio Andrea…!”.

Nel 2014, Andrea si era recato nella sede della polizia postale di Biella per denunciare la presenza di una pagina deleteria per la sua persona. Stando a quanto si apprende dagli atti avviati, vi erano due video nello specifico che sono valsi la denuncia al “killer” psicologico: uno in cui il 26enne veniva ripreso chiuso in un bidone dell’immondizia e un altro in cui aveva una busta di plastica in testa. Le accuse sono di violazione della privacy e violenza privata.

La depressione aveva portato il giovane a non uscire più da solo di casa, fino al momento della scelta fatale.

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